La Nuova Sardegna

Meteo

Afa e caldo non danno tregua alla Sardegna: attesi 38 gradi

Afa e caldo non danno tregua alla Sardegna: attesi 38 gradi

Attesi temporali nel fine settimana

25 agosto 2024
3 MINUTI DI LETTURA





Sassari Dopo una pausa di qualche giorno, è tornato il grande caldo. Previste temperature pienamente estive con 35°C da Nord a Sud e picchi di 38°C in Sardegna, confermando la rimonta dell'anticiclone africano su tutto il Paese. Il vero break dell'estate è dunque "lontano" e "non si prevedono cambiamenti importanti fino a settembre". Antonio Sanò, fondatore del sito ilmeteo.it mette quindi in guardia sulle insidie del ritorno del caldo con «il calore accumulato durante le ore centrali della giornata che "favorirà lo scoppio di qualche temporale specie in montagna». Oggi una perturbazione atlantica attraverserà il cuore del Continente, in primis la Germania, portando piogge diffuse e anche forti fenomeni: «La perturbazione lambirà le nostre Alpi favorendo un aumento dell'instabilità al Nord Italia». Per quanto riguarda le temperature massime del weekend, le più alte si registreranno a Siracusa con 37°C, seguita da Agrigento, Benevento, Carbonia, Catania, Oristano, Taranto e Terni con 36°C; in altre località più piccole, troveremo il termometro anche sui 38°C in Sardegna e in Sicilia con picchi molto alti non esclusi anche in alcune zone della Campania e dell'Abruzzo. Già da domani il transito della perturbazione atlantica sull'Europa porterà temporali (seppure intervallati da ampie schiarite) su buona parte delle regioni del Nord; maggiormente a rischio con questo tipo di dinamica saranno i settori alpini e prealpini, dove non escludiamo pure qualche locale grandinata. Altrove invece a dominare la scena sarà ancora una volta l'anticiclone africano con tanto sole e temperature intorno ai 35°C al Centro-Sud e su Sardegna e Sicilia.

Martedì 27 e mercoledì 28 agosto una particolare figura atmosferica potrebbe destabilizzare non poco il rovente bacino del mar Mediterraneo: «Stiamo parlando di una goccia fredda (o cut-off in termine tecnico) – spiega l’esperto del sito ilmeteo.it –. Ma di cosa si tratta? Alle alte latitudini fluiscono correnti fresche ed instabili ben diverse rispetto a quelle che transitano a latitudini più basse (più calde e stabili) e gli scambi di calore tra Nord e Sud Europa in particolari condizioni possono evolvere, appunto, in un cut-off, ovvero in un blocco di aria fredda in quota che si stacca da un più vasto ciclone atlantico (cut-off, in italiano letteralmente "tagliato fuori"). Insomma, una zona di atmosfera dove fa molto più freddo rispetto a tutte le aree circostanti. Questo nucleo, sospinto da correnti instabili, tende a seguire traiettorie non sempre prevedibili e perciò particolarmente insidiose tanto più nelle settimane di passaggio tra una stagione e l'altra e sono la causa delle più pericolose ondate di maltempo. Inoltre, un fattore da tenere in considerazione per le prossime settimane/mesi sarà la temperatura fin troppo elevata dei nostri mari (siamo a circa 28-30°C, quasi 5°C oltre la media), che potrebbe fornire l'energia per eventi meteo estremi».

In Primo Piano
La tragedia di Capoterra

Il racconto del superstite: «Fui l’ultima persona a scendere dall’aereo»

di Claudio Zoccheddu
Le nostre iniziative