La Nuova Sardegna

L’intervista

Andrea Piras: «Voglio piantare 60 milioni di alberi in tutto il mondo»

di Massimo Sechi
Andrea Piras: «Voglio piantare 60 milioni di alberi in tutto il mondo»

La storia di un giovane ecologista di Vallermosa. Nel 2020 ha creato la piattaforma Treeonfy

25 agosto 2024
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Sassari «Il mio sogno è riuscire a piantare 60 milioni di alberi, uno per ogni italiano. Fino a oggi siamo arrivati a quota 47mila nei diversi progetti che abbiamo attivato in Italia e in altri centri del mondo». Andrea Piras la passione per la natura l’ha sempre avuta, è nato 32 anni fa a Vallermosa, ai piedi di una delle catene montuose più belle della Sardegna e dove c’è uno dei parchi con più alberi in Italia, quello di Gutturu Mannu.

Nonostante la giovane età ha già girato per il mondo visitando 13 Paesi e lavorando prima in Australia e ora a Londra, dove è stato assunto da un’organizzazione che si occupa di aiutare le aziende a limitare il loro impatto sull’ambiente. «Nel 2018 – dice – ci sono stati dei terribili incendi sia in Australia che in Sardegna e ho sentito forte la necessità di mettere a disposizione la mia esperienza. Ci sono voluti un po’ di anni, ma alla fine del 2020 è nata “Treeonfy” (la pronuncia italiana, “trionfi”, è già un programma): si tratta di una piattaforma su internet, uno strumento pratico che consente a chiunque di poter partecipare al finanziamento di progetti di riforestazione e di rimozione di plastica nel mondo, con particolare attenzione per l’Italia e per la Sardegna. Piano piano si è creata una community di persone che si sono avvicinate alla nostra piattaforma e oggi siamo circa 10 mila».

Esattamente come funziona Treeonfy?

«È sufficiente entrare su internet nel sito www.treeonfy.com e vedere quali sono i progetti attivi nel mondo e poi ognuno può decidere di abbonarsi e finanziare uno o più di questi progetti. L’abbonamento prevede il pagamento di piccoli contributi mensili ma chi vuole può anche dare un sostegno saltuario. In Sardegna abbiamo attivo il progetto “L’oasi delle api” a Tortolì. In questo caso l’obiettivo è cercare di coniugare la riforestazione con la rigenerazione della biodiversità e quindi creare un habitat per impollinatori come api, farfalle ed altri insetti che hanno un ruolo essenziale. Abbiamo già piantato diverse centinaia di piante e l’obiettivo finale è di arrivare a 5mila».

In quanti Paesi del mondo operate?

«Siamo in circa 12 nazioni, il nostro focus è soprattutto l’Italia ma lavoriamo molto anche in Paesi in via di sviluppo. Da poco, ad esempio abbiamo attivato un progetto in Kenya, insieme alla fondatrice dell’associazione Rebelterra Carola Farci che fa parte anche di Treeonfy. Lei è da poco ritornata dal Kenya dove sta portando avanti iniziative che hanno un impatto non solo sull’ambiente e sociale. In questo caso sono previste, oltre alla piantumazione di 400 alberi in 4 scuole, una serie di azioni di educazione ambientale dirette principalmente alle donne».

Come decidete quali progetti attivare e dove attivarli?

«Parte sempre tutto dalla nostra community, dalle segnalazioni che ci arrivano ma anche dalle persone che poi possono portare avanti gli interventi nel luogo prescelto».

Per raggiungere l’obiettivo dei 60 milioni di alberi ci vorrà un gran lavoro e tanto tempo.

«Io sono un sognatore ambizioso. Sono partito con l’intenzione di voler condividere una mia idea per un qualcosa che mi fa stare bene, pensando che tanti altri avessero i miei stessi obiettivi. Non mi aspettavo di arrivare a questo punto ma, visto quanto siamo cresciuti dal 2020, ad oggi voglio puntare al risultato che difficile anche solo da immaginare. Sarà una lunga strada ma riusciremo a percorrerla».

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