La Nuova Sardegna

Arcipelago Sardegna
Cinema

“Visioni sarde” premia il cortometraggio “Island for rent” di Arthemalle e Cubeddu

di Luciano Piras
“Visioni sarde” premia il cortometraggio “Island for rent” di Arthemalle e Cubeddu

Menzione speciale al film di Carolina Melis “S’ozzastru”. Le nove pellicole selezionate saranno ora proiettate nelle capitali dei cinque Continenti

30 settembre 2024
4 MINUTI DI LETTURA





Roma «Scrivere e realizzare una storia su un tempo che non è ancora arrivato significa analizzare il presente in quelle che si ritengono le sue strutture portanti» sottolinea Elio Turno Arthemalle. «Sono felice che il nostro lavoro sia stato apprezzato e auspico che il film possa essere visto da tante persone in Italia e nel mondo. Anche se parliamo della Sardegna, il nostro racconto riguarda tutti» aggiunge Salvatore Cubeddu.

Sono i commenti a caldo dei due autori del film drammatico “Island for rent” appena insignito a Roma, nello storico cinema Farnese di Campo de’ Fiori, del primo premio di “Visioni sarde”, XI edizione. A condurre la serata, ci ha pensato Anna Di Martino, direttrice di “Visioni italiane” della Cineteca di Bologna, al cui interno è inserita l’apposita sezione dedicata al cinema dell’isola.

Nella capitale, a sostegno della manifestazione sono corsi anche i Circoli “Sarda domus” di Civitavecchia, “Giuseppe Dessì” di Vercelli e “Acrase” di Roma, coordinati da Enzo Cugusi. Nel corso della finale di “Visioni sarde” è stato presentato il video musicale “Ambasciadores de Sardigna” (testo di Angelo Curreli, musica di Gino Marielli, voce di Maria Giovanna Cherchi, produzione Fondazione “Maria Carta”) e sono stati assegnati due riconoscimenti, uno a Ettore Serra, presidente della “Sarda domus” di Civitavecchia (glielo ha consegnato Bastianino Mossa, presidente della Fasi, la Federazione delle associazioni sarde in Italia), e uno a Sebastiano Tettei, presidente del Circolo “Su Nuraghe” di Alessandria (glielo ha consegnato la stessa Anna Di Martino).

Il cortometraggio vincitore, “Island for rent”, uno dei nove selezionati per il concorso, si è aggiudicato anche il premio “Cinema in limba”. Prodotto da Terra de Punt e Teatro Impossibile, il film di Arthemalle e Cubeddu, infatti, “parla” in sardo dando voce a sa governadora (Lia Careddu) in una Sardegna ormai spopolata, distrutta, sfruttata e in affitto a chiunque voglia utilizzarla per attività illegali. È l’anno del Signore 2095. I sardi non vivono più sull’isola, ricevono annualmente una grossa somma di denaro per non tornare nel territorio, ma continuano a votare per il Governatorato del nuovo regime della Sardegna... «Tra distopia e ucronia, la Sardegna di “Island for rent” racconta un Mondo che scivola verso una claustrofobia tecnocratica e che rischia di divenire solo merce – si legge nella motivazione del primo premio –. Un futuro senza futuro in una regione svuotata della sua anima, piattaforma nel Mediterraneo per le mafie internazionali. Il film riesce a rendere evidente, attraverso una sorta di fantageopolitica una problematica di tutti i territori fragili del Globo, territori dove però emergono prima o poi giovani “patrioti” che non si arrendono alla inevitabilità della Storia. Carismatica e magnetica, su tutto, l’interpretazione della protagonista Lia Careddu».

La giuria composta da Paola Cireddu (regista, giornalista, fotografa, sceneggiatrice e musicista), Simonetta Columbu (attrice, regista), Peter Marcias (regista, produttore, scrittore, sceneggiatore), Gino Marielli (musicista e cantautore), Simone Pisano (linguista), Raffaele Rivieccio (storico del cinema, critico e giornalista) e Luca Telese (giornalista, saggista, autore e conduttore televisivo) ha poi assegnato una menzione speciale al corto “S’ozzastru” di Carolina Melis, «per la capacità di unire il tema dell’ambiente alla tecnica dell’animazione rendendo universale la storia dell’albero millenario, testimone silenzioso della Storia del popolo sardo e di tutti i popoli». Prodotto dalla Nical films, in co-production con l’Isre, l’Istituto superiore regionale etnografico, il film è “il racconto di un albero millenario, ambasciatore resiliente della Natura e testimone silenzioso della Storia. Sotto le sue fronde scorrono le vite di uomini e donne, spesso inconsapevoli di quanto la loro esistenza dipenda dalla sua presenza».

Le due pellicole, “Island for rent” e “S’ozzastru”, insieme alle altre sette in concorso (“Amare ancora” di Giuseppe Carrieri, “Come siamo diventati” di Christiano Pahler, “Fratelli” di Matteo Manunta, “Mio babbo è Superman” di Giovanni Maria D’Angelo, “S62” di Niccolò Biressi, “Il servo pastore non dorme di notte” di Arianna Lodeserto, “Shakespeare in smoke” di Francesco Cocco) faranno ora il giro delle capitali dei cinque Continenti. Ogni singolo appuntamento sarà introdotto dalla proiezione del video musicale “Ambasciadores de Sardigna”. I nove titoli, infatti, sono inseriti nella rassegna itinerante di “Visioni sarde” 2025. Intanto, tutti i film dell’isola saranno protagonisti anche a Bologna, in occasione del XXX concorso nazionale per corto e mediometraggi del festival “Visioni italiane”, edizione 2024, organizzato dalla Cineteca dall’11 al 17 novembre 2024.

Primo piano
L’inchiesta

Ecco chi sono i cinque medici indagati per la morte di Ann Lauwers

Le nostre iniziative