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L’assessora Barbara Manca: «Trasporti aerei, Ct2 addio: il futuro è l’aiuto sociale»

di Andrea Sini
L’assessora Barbara Manca: «Trasporti aerei, Ct2 addio: il futuro è l’aiuto sociale»

Oltre 9mila domande finora presentate per un valore di mezzo milione. «Il contributo regionale sui biglietti sarà strutturale»

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Sassari Oltre 9mila domande presentate, richieste di aiuti sociali per poco meno di mezzo milione di euro. Il rilancio della misura che l’assessorato regionale ai Trasporti ha messo a disposizione dei sardi con la valigia, con il rimborso di una parte dei biglietti per viaggi non coperti dalla continuità territoriale, aggiunge qualche elemento di novità a una situazione in qualche modo cristallizzata.

Con la stagione estiva ormai agli sgoccioli e l’apertura ormai imminente delle buste per la continuità dall’aeroporto di Alghero, il trasporto aereo dell’isola si avvia a entrare in una fase in parte nuova. Nella quale le procedure d’emergenza dovrebbero, almeno in teoria, lasciare definitivamente posto a scelte politiche chiare e a una pianificazione a medio-lungo respiro. «Perché questa misura – assicura l’assessora ai trasporti Barbara Manca – dovrà diventare un aiuto strutturale ai sardi che viaggiano».

Il bonus Un contributo da 25 a 75 euro su una spesa minima di 100 sino al giugno scorso, e uno pari al 25% del prezzo del biglietto dal primo luglio al 31 dicembre di quest’anno. La misura inaugurata dalla giunta Solinas è stata fatta propria e implementata dall’esecutivo guidato da Alessandra Todde. «L’aiuto sociale rappresentato dallo sconto sui biglietti aerei per i residenti rappresenta uno dei nuovi capisaldi della mobilità che abbiamo in mente – sottolinea l’assessora Manca –. Ed è una misura che sta andando molto meglio rispetto alla situazione di partenza, che era caratterizzata da risorse non spese e varie criticità. Ci stiamo muovendo all’interno della cornice rappresentata dal decreto ministeriale che regola la materia, con una platea di beneficiari che abbiamo cercato di ampliare. Per esempio, la misura non è rivolta solo agli under 27 e agli over 65, ma a tutti i residenti. Abbiamo puntato su un sistema lineare, nel quale viene rimborsato il 25% del costo del biglietto, inserendo anche la possibilità di chiedere il rimborso per prenotazioni uniche effettuate per esempio da famiglie o società sportive».

Le richieste All’inizio per molti era sembrata quasi una leggenda metropolitana, perché forse la prima a non crederci sino in fondo era stata la stessa Regione. Poi l’aiuto sociale per il trasporto aereo ha iniziato ad assumere i contorni di una realtà concreta. «Le richieste di rimborso pervenute sono cresciute di nove volte – sottolinea l’assessora Manca –, con un totale di oltre 9400 richieste singole per un totale di 450 mila euro. Ogni mese in assessorato monitoriamo le richieste e il dato è in netta crescita. Allo stato attuale si tratta di un rimborso che avviene successivamente all’acquisto e non di uno sconto fatto al momento dell’acquisto. In Spagna avviene l’opposto, grazie a un regio decreto che obbliga le compagnie ad applicare la scontistica a monte. Qua stiamo provando a muoverci in questa direzione con la collaborazione delle compagnie stesse. Ritengo che la crescita delle richieste sia dovuta alle campagne di informazione che abbiamo fatto in questi mesi, anche attraverso il trasporto pubblico locale. Insomma, è una misura che sta iniziando a diventare un punto di riferimento per i sardi che viaggiano».

Criticità e correttivi Uno dei punti chiave del provvedimento, come detto, riguarda il fatto che lo sconto è applicabile soltanto per le rotte non in regime di continuità territoriale all’interno dei confini dell’Europa. Ovvero, in molti casi, in un ambito ricoperto dalla cosiddetta Ct2. Che a oggi viene considerata un retaggio del passato.

«Il mondo è cambiato e già dal 2014 gli orientamenti della Commissione europea sono diventati assolutamente restrittivi, in questo senso. L’Ue non vede di buon occhio tutto ciò che contrasta con il libero mercato e noi, volenti o nolenti, dobbiamo regolarci di conseguenza. Non ha senso pensare di creare Osp (oneri di servizio pubblico, ndr) per un ventaglio di destinazioni troppo ampio, ma ci sono collegamenti che riteniamo importanti – conferma l’assessora ai Trasporti – e per i quali vogliamo dare sostegno ai sardi. Uno strumento come gli aiuti sociali rivolti al viaggiatore e non alle compagnie garantisce una maggiore flessibilità ed efficacia. Ribadisco che è uno strumento ancora non perfetto, abbiamo fatto ciò che si poteva fare all’interno di una cornice già fissata, ma stiamo lavorando anche con le risorse regionali per far sì che il servizio venga migliorato sotto ogni punto di vista: per esempio aggiungendo la possibilità di effettuare un’unica prenotazione nel caso si effettui uno scalo per poi proseguire. Al momento questo da Alghero non è possibile. Ci sono trasferimenti statali che possiamo spendere, e li utilizzeremo anche per sistemare questo tipo di lacune».

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