Connessioni veloci: l’isola va lentissima, è penultima in Italia
Solo i dati dell’Area di Cagliari le evitano la maglia nera. Nuoro, Oristano e il Sud le province più in ritardo
Penultima, davanti solo alla Calabria. Ma se non se non fosse per i dati della Città metropolitana di Cagliari, l’isola sarebbe l’ultima regione nella classifica della copertura internet veloce in Italia. Un altro aspetto preoccupante è che non c’è bisogno dei dati ufficiali per rendersi conto del ritardo accumulato dalla Sardegna quando si parla di internet: chiunque avrà misurato sulle sue esigenze i numerosi “buchi” che si materializzano sul territorio quando si prova l’accesso alla Rete dalle aree periferiche. In questo caso, le maglie della Rete sono larghissime, ma non nel senso della banda.
I dati Secondo le rilevazione dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (Agcom), pubblicate nel 2023, relative alla “copertura Ftth”(cioè la fibra ottica fino a casa) e pubblicate sul volume “Scopri il Nord Sardegna” a cura della Camera di commercio di Sassari, l’isola arranca con una copertura che arriva al massimo al 39 per cento, contro una media nazionale del 60. La situazione peggiora drasticamente quando la rilevazione si sposta su scala provinciale. Perché se l’isola vantasse gli stessi dati della Città metropolitana di Cagliari sarebbe una piccola Silicon Valley. Cagliari e i suoi dintorni hanno una copertura del 77 per cento, diciassette punti percentuale sopra la media nazionale. Quando però i test di velocità sulla Rete si spostano dal capoluogo, le rilevazioni sprofondano fino a indicare dati vicini al Terzo Mondo della connettività. Il dettaglio territoriale salva, per modo di dire, solo Sassari. Nel nord dell’isola le case collegate direttamente alla fibra ottica sono il 36 per cento del totale. Poco, ma ci sono province che hanno numeri decisamente peggiori. L’ultimo posto se lo contendono la provincia di Oristano e quella del Sud Sardegna, entrambe connesse alla fibra ottica solo al 18 per cento. Se la passa meglio, per modo di dire, la provincia di Nuoro, dove sono il 19 per cento le case connesse direttamente alla fibra ottica. La rilevazioni di Agcom dimostra dunque come la Sardegna sia effettivamente la profonda periferia della connettività tricolore. Tra l’altro, è solo grazie ai dati di Cagliari se l’isola non è stata risucchiata fino all’ultima posizione. Una situazione che, nell’epoca dell’e-commerce, fotografa una netta discriminazione delle imprese e dei cittadini che accedono, o che perlomeno ci provano, a alla rete Internet.
Gli indicatori Ricercando la statistiche su innovazione, ricerca e creatività, si rischia il mal di testa, tanto è il divario territoriale interno. La chiava di lettura, per fortuna, la offre il Rapporto Bes 2023 dell’Istat, stilato per evidenziare e indagare il il benessere equo e sostenibile in Italia. Il primo dato rischia di spiazzare chi legge: l’isola è la prima regione italiana per imprese con vendite via web. Cioè, la quota di imprese isolane con almeno dieci addetti che hanno venduto via web a clienti finali supera il 27 per cento, la media nazionale che si ferma al 13 per cento. La propensione all’e-commerce, però, si perde quando si valutano gli altri indicatori. La Sardegna è 14esima per numero di utenti regolari su Internet, cioè il 75 per cento dei sardi utilizza regolarmente la Rete rispetto al 78 per cento rilevato su scala nazionale. L’isola è ancora 14esima per numero di famiglie connesse, con il 64% dei nuclei familiari che accedono alla Rete e che hanno almeno un personal computer. La media nazionale è del 69,7 per cento. La tendenza alla brevettazione, invece, è praticamente nulla con appena 13 depositi di brevetto ogni milione di abitanti. Nel Sud Italia sono 26. (