Stipendi, arrivano gli aumenti per i dipendenti comunali
La mozione approvata a maggioranza dal consiglio regionale mira a evitare la fuga dei lavoratori dagli enti locali
Cagliari Il comparto unico dei dipendenti pubblici regionali, con stesse regole per i dipendenti degli enti locali e quelli della amministrazione regionale, potrebbe diventare realtà nel giro di qualche anno. Ieri 8 ottobre, al termine di un dibattito che non ha visto particolari differenze tra gli schieramenti, il Consiglio regionale ha votato all’unanimità una mozione nella quale impegna la Regione a «predisporre tutte le azioni necessarie per l’attuazione del comparto unico di contrattazione collettiva della Regione e degli Enti locali, garantendo la parificazione giuridica ed economica, presentando una misura transitoria che consenta nel breve periodo, di attivare in maniera organica il comparto unico sostenendo le amministrazione locali nella fase di transizione».
La scorsa legge di stabilità aveva stanziato 52 milioni di euro per il triennio 2024-26, per un primo trasferimento di risorse. Un percorso ancora tutto da costruire dove i consiglieri si sono ritrovati d’accordo solo nella presa d’atto delle difficoltà registrate dalle amministrazioni locali in questi anni nel “trattenere” i loro dipendenti.
Da anni la categoria dei dipendenti degli enti locali registra una riduzione di addetti a tutto vantaggio dei dipendenti regionali, con sempre più ricorsi a mobilità, quando possibile. Il poco “appeal” della prima figura ha portato a progressive carenze nelle piante organiche di tutti i comuni e gli enti a essi collegati. Come fermare questo lento ma costante esodo? Con più soldi, secondo quasi tutti i consiglieri regionali, anche se alcuni, come il capogruppo di FdI, Paolo Truzzu, pur favorevole all’ordine del giorno e convinto che «sia necessaria una operazione di giustizia per queste categorie di dipendenti pubblici», ha messo in guardia da automatismi che legano le retribuzioni alla permanenza del personale nei Comuni.
Al dibattito hanno preso parte una ventina di consiglieri, ciascuno intervenuto sulle mozioni presentate (rispettivamente in ordine di tempo Talanas, Agus e Salaris) dai diversi schieramenti, ribadendo la necessità di varare fosse anche con norme-ponte un percorso che arrivi a un contratto unico dei dipendenti pubblici degli enti locali sardi. Il consiglio ha poi iniziato ad affrontare la mozione presentata da Rubiu (Alleanza Sardegna) sull’emergenza lingua blu. Qualche scaramuccia sul regolamento e poi il tema è stato rimandato alla seduta di questa mattina. In serata approvata una leggina sul personale dirigente esterno alla amministrazione e una variazione di bilancio del Consiglio. (g.cen)
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