La Nuova Sardegna

Salute

Influenza super aggressiva, il picco dei contagi in Sardegna è previsto a Natale

di Luigi Soriga
Influenza super aggressiva, il picco dei contagi in Sardegna è previsto a Natale

Al via la campagna vaccinale, 450mila dosi già in distribuzione tra le Asl. Gabriele Mereu (Prevenzione): «Conviene proteggersi da subito, anche i bambini»

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Sassari Prepariamo termometro, tachipirina nel cassetto, e copertina. L’influenza quest’anno sarà ancora più aggressiva dell’anno scorso, nonostante quella 2023 abbia mandato ko moltissime persone. «Si sono verificati 18 casi su mille, cioè una percentuale già alta – spiega Gabriele Mereu, responsabile del servizio di vaccinoprofilassi del Dipartimento di Prevenzione della Asl di Cagliari– quest’anno la previsione è ancora più alta, fino ad arrivare a 41 su mille per quanto riguarda l’età pediatrica». Il motivo, tradotto in parole molto semplici, si deve alla mutazione del sierotipo H3n2. «Con i primi freddi – prosegue Mereu – circolerà un virus molto aggressivo, prodotto da questa mutazione. Nel 2023 su 100 virus che si sono diffusi, il 40 per cento sono stati influenzali. Il trend del 2024 si preannuncia simile, se non peggio».

Il picco si prevede durante le vacanze di Natale, ed è un calendario assolutamente normale. L’anomalia si era verificata due anni fa, quando l’incidenza massima dei virus si era manifestata a novembre. Ma in quel caso avevano inciso i postumi della pandemia, con le difese immunitarie della popolazione ancora molto labili.

Invece i primi casi di influenza sono attesi già per fine ottobre, non appena le temperature cominceranno appena a calare. A confermare le previsioni ci pensa l’emisfero australiano, dove l’inverno è arrivato già da tempo, e che ci offre un trailer preciso e dettagliato di ciò che andrà in onda, da qui a breve, alle nostre latitudini. Proprio per questo la campagna di vaccinazione antinfluenzale 2024 in Sardegna è già partita, e la parola d’ordine degli addetti ai lavori è sempre la seguente: «Prima ci si protegge, e meglio è». Le dosi disponibili per tutta l’isola saranno circa 450mila, la stessa quantità dell’anno precedente. «Per quanto riguarda la mia Asl di competenza – dice Gabriele Mereu, cioè Cagliari, i vaccini ordinati sono oltre 120mila. L'ambulatorio di vaccinazioni del Binaghi ha già ricevuto le prime 20 mila dosi e le sta già distribuendo ai medici di base, ai pediatri di libera scelta, alle Rsa e a tutti i richiedenti». L a distribuzione avverrà, oltre che a Quartu Sant'Elena, a Isili, Muravera e a Senorbì. La stessa cosa sta succedendo in tutte le altre Asl sarde, che si stanno attrezzando per avviare le somministrazioni dal 15 di ottobre.

La novità di quest’anno è l’accordo siglato nel mese di settembre con i medici di famiglia per l'effettuazione non solo dei vaccini anti-influenzali, ma anche del pneumococco e l’herpes zoster. «Pertanto, confidiamo in una forte adesione di medici di medicina generale e anche dei pediatri di libera scelta – si augura Mereu - L’obiettivo è quello di aumentare le coperture che l’anno scorso sono state in Sardegna tra le più basse in Italia. La vaccinazione anche quest’anno è indicata alle categorie di persone fragili, anziani, ricoverati, pazienti cronici, bambini fragili, operatori sanitari, popolazione sopra i 60 anni e bambini da 6 mesi a 6 anni senza patologie». E ancora: «Le nuove politiche puntano proprio alla vaccinazione dei bambini, che costituiscono un pericoloso veicolo per il loro altissimo indice di contagiosità, molto più elevato di una persona adulta. Otto giorni prima di manifestare i sintomi, sono in fase di incubazione ma sono già in grado di trasmettere il virus alle persone più fragili, come i nonni». La vaccinazione può essere fatta insieme alla dose anti-Covid, anti-pneumoccocco e anti-zoster. «Il periodo migliore per proteggersi è questo, sino a novembre. Ma la campagna vaccinale andrà avanti fino a febbraio. Entro novembre speriamo di aver raggiunto il 90% della popolazione».

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