Crisi idrica, invasi sempre più a secco ma dal Governo non arriva un euro
Il ministero boccia la richiesta di accesso al Fondo di solidarietà nazionale per i danni in agricoltura
Sassari Il ministero dell’Agricoltura cestina la richiesta di risarcimento dei danni subiti dal comparto agropastorale per l’emergenza idrica in Sardegna. La Regione aveva chiesto l’accesso alle risorse del Fondo di solidarietà nazionale per i problemi causati dalla siccità nel periodo novembre 2023- giugno 2024. Ma secondo il Governo i danni subiti dalle produzioni agricole a causa della mancanza dell’acqua rientrano tra i rischi del settore e non si tratta di danni eccezionali. Il ministero consiglia alla giunta regionale di presentare richiesta di rimborsi al fondo AgriCat che garantisce compensazioni per queste situazioni.
«Le nostre richieste sono state sottovalutate, e noi questo non possiamo accettarlo. La mancata declaratoria rispetto alle eccezionali avversità atmosferiche è punto sul quale non possiamo né vogliamo transigere – commenta l’assessore regionale dell’Agricoltura e riforma agro-pastorale Gian Franco Satta -. Il Governo nazionale deve assumersi le sue responsabilità. Non ci sono alternative».
La richiesta della Regione Con delibera di giunta dell’11 settembre 2024 la Regione Sardegna aveva richiesto con urgenza di riconoscere l’eccezionalità dei danni causati all’agricoltura dalla crisi idrica «preso atto di una situazione ormai insostenibile e foriera di danni oggettivi e problematiche per l’intero comparto agro pastorale isolano».
Il no del ministero La nota di risposta del ministero è stata la seguente: «Analizzata la documentazione pervenuta il fondo di solidarietà nazionale [...] secondo quanto previsto dal decreto legislativo 102 del 2004 prevede interventi compensativi esclusivamente nel caso di danni a produzioni, strutture e impianti produttivi non inseriti nel Piano di Gestione dei rischi in Agricoltura. Ma dalla documentazione tecnica esaminata risulterebbero delimitate produzioni ammissibili all'assicurazione agricola agevolata, motivo per il quale il Ministero non ritiene di poter dar seguito alla proposta».
La rabbia L’assessore Satta non usa mezzi termini e va all’attacco del Governo. «Una situazione conclamata e aggravata da contingenze meteorologiche sempre più estreme, viene ritenuta condizione non sufficiente per scegliere, responsabilmente, di offrire supporto e sostegno a un’isola, a una Regione, a un intero comparto, a operatori di settore e rispettive famiglie che dell'agricoltura vivono alimentando l'economia della Sardegna e dell'Italia intera. Una presa di posizione che, rispettosi dell'Istituzione, non possiamo né vogliamo, né dobbiamo accettare passivamente».
Il fondo AgriCat Il ministero suggerisce alla Regione di attivare il fondo AgriCat, che eroga compensazioni in caso di danni alle produzioni agricole. «Ci suggeriscono di attivare il fondo AgriCat a copertura delle perdite nei limiti stabiliti dal vigente piano di gestione dei rischi in agricoltura, con denunce al soggetto gestore presentate direttamente dagli agricoltori colpiti dalla siccità. Sminuire però l'impatto che il fenomeno ha avuto sulle produzioni, sul ciclo produttivo e sui produttori sardi è costo che noi non possiamo sostenere, già vessati dalla sopra citata siccità. Faremo quanto nelle nostre facoltà per evidenziare questa mancanza di attenzione, un eufemismo chiamarla così, e riportare all'attenzione del Governo nazionale una situazione che deve essere affrontata e "lavorata" con tutte le risorse possibili a tutti i livelli possibile»