La Nuova Sardegna

La mia esperienza

«Vieni in redazione e inizia a collaborare»: così il mio sogno è diventato realtà

di Gabriele Canovi
«Vieni in redazione e inizia a collaborare»: così il mio sogno è diventato realtà

Da ex studente del progetto scuola #Fuoriclasse a redattore della Gazzetta di Modena a 21 anni: «Non si dica che nessuno crede in noi giovani»

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Modena Che poi non si dica che nessuno crede in noi giovani. Quante volte abbiamo sentito queste frasi? Tantissime. Capita poi che, a un ragazzo modenese di diciotto anni con il sogno di fare il giornalista e che frequentava il liceo Muratori-San Carlo, un’occasione gli venga data davvero. Quel ragazzo sono io.
E che occasione, l’occasione di una vita.

“Vieni in redazione e inizia a collaborare”: queste parole, tre anni fa, le hanno pronunciate quelli che oggi sono i miei colleghi, alla Gazzetta di Modena. E tutto è partito da quella settimana di #Fuoriclasse. Tutto è partito da quelle giornate passate insieme ai miei compagni di classe (eravamo in quinta superiore al liceo Muratori-San Carlo) a fare interviste, a scoprire la città con occhi diversi, con la curiosità di un vero giornalista, anche se, nel 2020, non lo ero. Ma in quei sei giorni io e i miei compagni di classe abbiamo fatto i giornalisti perché, appunto, ci sentivamo giornalisti. Avevamo la voglia di scoprire, di capire, ma soprattutto abbiamo avuto la possibilità di conoscere Modena da un punto di vista privilegiato.

Ci siamo ritrovati a parlare con i calciatori del Modena, siamo entrati in Municipio – letteralmente – dalla porta principale e ad aspettarci c’era niente di meno che il sindaco. Non capita proprio tutti i giorni. Per questo uso il termine “privilegiato”: fare il giornalista è un privilegio perché hai l’onore (e l’onere) di vivere eventi, fatti di cronaca e imprese sportive in prima persona e “prima” degli altri. Quegli “altri” verso cui hai il dovere di raccontare quanto hai visto e ascoltato. Questo aspetto – fondamentale nel mestiere del giornalista – l’ho capito proprio in quei sei giorni di #Fuoriclasse (oggi diventato “Scuola 2030”).

Era il febbraio del 2020. Due anni e cinque mesi dopo, il direttore delle Gazzette dell’epoca mi ha proposto l’assunzione, che, tradotto, significava diventare un giornalista della redazione della Gazzetta di Modena a soli 21 anni. Indubbiamente, non sono riuscito a coronare il mio sogno solo grazie a #Fuoriclasse, ma – e di questo ne sono sicuro – quella settimana mi ha fatto capire che volevo fare davvero questo mestiere.

Mi hanno chiesto di darvi un consiglio e questo è l’unico che mi viene in mente: vivete questa esperienza con l’obiettivo di capire qualcosa in più sul vostro futuro. Che vi porti nel giornalismo, o da tutt’altra parte. Sarebbe comunque un successo.

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