Lavori e disagi sui binari dell’isola: «Ma i tempi non miglioreranno»
Il cantiere tra Abbasanta e Paulilatino si aggiunge a quello tra Olbia e Chilivani Boeddu (Cgil): «Sarebbe stato meglio un pullman diretto per evitare i cambi»
Sassari «Sono arrivata in orario»: uscita dalla stazione di Sassari, Marzia C., studentessa, tira un sospiro di sollievo. Perché la coincidenza con l’autobus per andare nell’appartamento dove vive non è compromessa. Ma c’è mancato poco. Un treno in orario suona come una vittoria, in una domenica di un gennaio di cantieri. Cantieri ingombranti, che stanno modificando orari e percorsi, «e che non miglioreranno di un minuto i tempi di percorrenza», anticipano allarmati dalla Filt Cigl.
I viaggiatori I lavori di manutenzione straordinaria inaugurati dal gruppo Fs mercoledì 8, faranno tenere il fiato sospeso ai viaggiatori sardi che dovranno passare tra le stazioni di Abbasanta e Paulilatino fino al 31 gennaio. Intanto, chi viaggia da o verso Olbia ha già fatto il callo con l’abitudine a scendere dal treno e salire sul pullman sostitutivo. Qui i lavori sono cominciati a fine settembre e da cronoprogramma dovranno terminare il 31 gennaio.
Viaggiare sui binari dell’isola è una lotteria, lo sa chi utilizza il treno di frequente. Lo sa Marzia C., studentessa universitaria a Sassari e che quasi ogni settimana torna a casa nella sua Monti. O, come in questo caso, quando decide di fare un fine settimana nel capoluogo. Ieri nessun intoppo, salvo «qualche minuto in cui siamo rimasti fermi all’altezza di Pabillonis». Sosta poi assorbita nel corso del viaggio. Ma era una domenica tranquilla, con un flusso contenuto di lavoratori e soprattutto di studenti pendolari, impegnati in questo mese di pausa dalle lezioni a preparare gli esami.
Zero miglioramenti «Sarebbe stato meglio mettere un pullman diretto tra Olbia e Abbasanta», suggerisce Arnaldo Boeddu, segretario generale della Filt Cgil Sardegna. In un tragitto che dura già dalle 4 ore alle 4 ore e mezza, i tratti sensibili tra la città gallurese e Ozieri-Chilivani e dunque al sud tra Abbasanta e Paulilatino rischiano di creare disagi. «Ho paura che questi investimenti, come l’elettrificazione, non miglioreranno i tempi di percorrenza nemmeno di un minuto. Aumenteranno le frequenze – sostiene Boeddu –, ma i tempi di percorrenza saranno gli stessi. La Sardegna però dovrà avere velocità simili a quelle del resto d’Italia, e non parlo dell’alta velocità». Dalla Cigl il riferimento è ai lavori in contemporanea per la sistemazione di alcune linee. Su Olbia-Chilivani è in corso un miglioramento infrastrutturale e tecnologico, come annunciato da Fs, «che porterà alla riduzione dei tempi di percorrenza e al miglioramento della regolarità del servizio». Gli interventi straordinari tra Abbasanta e Paulilatino, invece, «sono necessari a garantire una maggiore regolarità del servizio ferroviario e un incremento degli standard di affidabilità dell'infrastruttura» e interessano venti chilometri.
«“Rotture di carico” è il termine tecnico che spiega quando si scende dal treno per salire su un pullman», e Arnaldo Boeddu sospetta che in queste settimane possa verificarsi anche sulla tratta dell’Oristanese. «Pensiamo a come farebbe uno studente con due bagagli o un anziano». Ma chi pensa sia un’eccezione si sbaglia.
«Chi parte da Olbia, prende prima il treno fino a Chilivani, poi si accomoda sul bus e infine, una volta a Macomer, ritorna sul treno»: questo è il racconto di una situazione che, nonostante gli interventi riguardassero altri tratti, si presentava l’8 gennaio del 2024. Un anno fa. Sforzi comuni per un risultato che non farà registrare alcun salto di livello nella qualità del viaggio tra i binari della Sardegna.