Da Sella&Mosca a Capichera e Mesa, quando gli investitori vengono da fuori
Sono diverse le aziende isolane acquisite da proprietà della penisola
Cagliari La qualità dei vitigni, l’originalità di quelli autoctoni, le condizioni climatiche favorevoli oltre al miglioramento delle tecniche di vinificazione stanno rendendo le bottiglie sarde sempre più importanti e richieste. Un aumento di interesse che ha portato diversi grossi gruppi operanti nella vitivinicoltura a guardare con attenzione alla Sardegna sino a portare all’acquisizione di Cantine di peso o all’inizio di nuovi progetti. La cessione della Cantina Pala rappresenta l’ultimo esempio in ordine di tempo. Fra le altre acquisizioni va ricordata quella di Sella & Mosca di Alghero, una delle più antiche della Sardegna, ora di proprietà del gruppo Moretti. Poi ancora nel nord dell’isola la Cantina Capichera di Arzachena, che è passata di mano dalla famiglia Ragnedda e ora è di proprietà dell’imprenditore Carlo Bonomi.
La Cantina Mesa nel Sulcis, fondata dal pubblicitario Gavino Sanna, fa ora parte del gruppo Santa Margherita che fa capo alla famiglia Marzotto. Sono diversi anche gli investimenti che hanno portato imprenditori italiani e stranieri a creare cantine nell’isola. Ad esempio il gruppo Signorvino della famiglia Veronesi, ha aperto ad Alghero da alcune anni la Cantina Podere Guardia Grande, su un terreno che guarda Capo Caccia. La famiglia Moratti invece ha iniziato a vinificare a Neoneli con la Cantina Bentu e’ Luna e, ancora, imprenditori dell’Alto Adige hanno fondato la cantina Saraja in Gallura. Fra le altre iniziative di produzione di vini vanno segnalate quelle dell’imprenditore Marco Baglioni nell’isola di Coluccia mentre a Villasimius c’è la coppia francese Isabelle e Jean-Paul Tréguer con il loro prodotto: il rosé da cannonau “So chic”.