La Nuova Sardegna

Il verdetto

Autonomia differenziata, la Consulta dice no al referendum

Autonomia differenziata, la Consulta dice no al referendum

Respinta la richiesta che puntava all’abrogazione della legge Calderoli: «E’ inammissibile». Via libera agli altri cinque quesiti, tra cui quello sul Jobs act

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Roma La Corte Costituzionale ha respinto la richiesta di referendum che puntava all’abrogazione totale dell’Autonomia differenziata, la legge firmata dal ministro Calderoli. Il quesito è stato dichiarato inammissibile dopo una camera di consiglio durata circa sette ore. Via libera invece agli altri cinque quesiti referendari: quello che mira al dimezzamento di residenza in Italia, da dieci a cinque anni, per l’acquisizione della cittadinanza; e gli altri quattro che puntano a ripristinare tutele e garanzie sul lavoro cancellando le norme del Jobs act. Tutti  i quesiti erano stati approvati dalla Corte di Cassazione a dicembre. “In attesa del deposito della sentenza, l’Ufficio comunicazione e stampa fa sapere che la Corte ha ritenuto inammissibile il quesito referendario sulla legge n. 86 del 2024, come risultante dalla sua sentenza n. 192 del 2024”. La motivazione: la legge Calderoli era già stata ribaltata dai rilievi della Consulta, al punto da rendere inutile il quesito che avrebbe voluto abrogarla. 

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