Al Riviera del Corallo è boom di stranieri, Olbia punta ai 4 milioni
Accordi tra i due scali anche per la gestione dei voli privati
Sassari I numeri di Olbia e Alghero portano ottimismo in Gesasar e Sogeaal. I passeggeri crescono, sia quelli in continuità che quelli globali.
Olbia I passeggeri al Costa Smeralda sono cresciuti del 18 per cento in un anno e arrivano al 3,8 milioni. L’incremento è del 18 per cento sia sul traffico nazionale che su quello internazionale. I passeggeri in continuità sono cresciuti del 33,6 per cento, fino ad arrivare a 858mila. Interessante il dato dei passeggeri trasportati da Ita in Ct1 tra ottobre e gennaio: l’incremento è stato del 20 per cento rispetto all’anno precedente. Segno che la crescita è costante.
Alghero Forse ancora più incoraggianti i dati di Alghero, vista la fragilità che in questi decenni ha caratterizzato il Riviera del Corallo. I passeggeri sono cresciuti dell’8%, fino ad arrivare a oltre 1,6 milioni. Ma rendere più robusta la ripresa è la crescita dei passeggeri internazionali: più 28% rispetto all’anno prima. In forte incremento anche i numeri della continuità territoriale cresciuta del 22,8% rispetto all’anno prima. E ancora più interessante è il dato della Ct1 da ottobre a gennaio 2025, anche in questo caso cresce del 7,6%, nonostante Ita abbia ridotto a due le frequenze e abbia fatto partire il primo volo più tardi.
Stagionalità È il punto debole del sistema aeroportuale del nord Sardegna. Olbia e Alghero ruggiscono d’estate, ma in inverno sono quasi deserti. «Serve pazienza – spiega Fabio Gallo, general manager di Sogeaal e coordinatore delle attività financial e business dello aeroporto di Olbia –. È un problema che va risolto gradualmente. Abbiamo migliorato i mesi di spalla. Ora possiamo dire di offrire un pacchetto di voli da marzo a ottobre. Resta il periodo complicato di novembre-febbraio, ma ci lavoriamo. Quest’anno Olbia arriverà a 4 milioni, Alghero vogliamo che superi i 2 milioni nel più breve tempo possibile. Per questo lavoriamo con i vettori in una politica di sinergia in cui uno scalo è complementare all’altro».
Continuità Lo sviluppo dei due aeroporti passa anche dalla crescita della Continuità territoriale. L’arrivo di Ita sembra avere portato a un ulteriore salto di qualità del servizio. Come conferma la crescita percentuale a doppia cifra per entrambi gli scali dall’ingresso di Ita. «Anche se devo elogiare Aeroitalia che ha gestito con professionalità il servizio – afferma Gallo –. Ora l’arrivo di Ita può dare una maggiore spinta, anche se attendiamo di conoscere il nuovo bando che la Regione sta redigendo in queste settimane». Gallo non lo dice ma Ita offre la continuità con le rotte internazionali che diventa un valore aggiunto.
Voli privati C’è un’altra frontiera che Geasar e Sogeaal vogliono superare. Creare una connessione tra i due scali anche sui voli privati. Olbia in estate è il primo scalo in Europa per numero di aerei privati che atterrano. Alghero è quasi all’anno zero su questo segmento. «Anche in questo caso abbiamo creato una sinergia – rivela Gallo – . Quest’anno in collaborazione con Eccelsa riusciremo a spostare la sosta di alcuni aerei privati ad Alghero». Fino a oggi i jet dei milionari una volta fatto scendere il passeggero illustre facevano rotta su Ibiza o Nizza. Ora una parte verrà dirottata su Alghero, con un doppio vantaggio. Aprire la rotta, mantenere gli aerei in sosta, a pagamento, in Sardegna, e portare tutti gli equipaggi a cinque stelle nel nord ovest dell’isola. «Abbiamo acquistato macchinari dedicati per spostare i jet e una parte del personale viene formato da Eccelsa, una delle società migliori al mondo in questo settore – continua Gallo –. Abbiamo iniziato lo scorso anno, nel 2025 andremo a regime». (l.roj)