La Nuova Sardegna

Riforma

Spanedda: «Verso un testo unico dell’edilizia regionale»

Spanedda: «Verso un testo unico dell’edilizia regionale»

L’assessore: «La legge salva casa non risolve il problema della crisi abitativa»

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Sassari La Sardegna si prepara a recepire il “Decreto Salva Casa” (diventato Legge 105/2024), che modifica il Testo Unico dell’Edilizia (DPR n. 380/2001), armonizzandolo con la propria Legge Regionale n. 23/1985. Lo sottolinea l’assessore Francesco Spanedda, spiegando che l’Isola gode di potestà legislativa primaria in materia urbanistica ed edilizia: «Finora il coordinamento tra le due norme era demandato, di fatto, alla prassi. Il recepimento del “Salva Casa” richiede quindi un’operazione di collegamento per formare un quadro unitario, così da evitare che professionisti e amministrazioni si trovino ad affrontare leggi sovrapposte».
Secondo l’assessore, l’integrazione dei due testi normativi, benché possa apparire complessa, è necessaria: «Un recepimento acritico del “Salva Casa” non è utile, perché per certi aspetti l’impianto regionale risponde meglio alle esigenze di semplificazione della legge nazionale». Nelle Regioni a Statuto ordinario, infatti, l’applicazione immediata del decreto ha talvolta generato contenziosi, vanificando l’intento di rendere più agili le procedure. Perfino la Sicilia, che già disponeva di un raccordo con il Testo Unico, ha dovuto chiarire il quadro normativo con un provvedimento legislativo successivo, pur avendo inizialmente emesso una circolare di recepimento rapido.
In Sardegna, dunque, è in corso la definizione di uno strumento “robusto, chiaro e subito fruibile” per cittadini, professionisti, imprese e amministrazioni, quale primo passo verso un nuovo Testo Unico dell’Edilizia regionale che fornirà regole certe e integrate. Il Disegno di Legge transiterà in Giunta, poi in Commissione consiliare e in Aula, e verranno previsti momenti di confronto con le associazioni di categoria e con tutti gli interessati a contribuire a una legge snella e leggibile.
«I tempi che qualcuno reputa lunghi – precisa l’Assessore – sono in realtà quelli naturali delle istituzioni. D’altra parte, pensare di risolvere il tema abitativo o la legge urbanistica tramite una norma sull’edilizia è improprio: la crisi della casa si affronta con una politica specifica, su cui la Giunta sta già lavorando. Mettere sullo stesso piano le regole dell’edilizia e la garanzia di un alloggio per tutti significa confondere problematiche diverse. A meno di non voler trasformare i garage in abitazioni di 20 metri quadri, opzione che potrebbe scaturire da un recepimento affrettato del “Salva Casa”», conclude.un recepimento affrettato del “Salva Casa”», conclude l’Assessore.

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