La Nuova Sardegna

L’inchiesta

Naufragio all’Isola Rossa, dubbi e misteri sulla tragedia del mare

di Marco Bittau
Naufragio all’Isola Rossa, dubbi e misteri sulla tragedia del mare

L’attenzione degli investigatori sugli orari del primo allarme, l’intervento dei soccorsi e un post sui social

4 MINUTI DI LETTURA





Trinità d’Agultu La storia insegna che dietro ogni naufragio si nasconde sempre un piccolo o grande mistero. Una zona d’ombra che sfugge ai riflettori delle indagini e che avvolge nel dubbio la narrazione della tragedia. Nel caso della scogliera maledetta di Punta Canneddi, a La Marinedda, due vistose incertezze sono l’orario dell’impatto del “Garupa” sulle rocce e l’orario in cui è stata attivata la macchina dei soccorsi per i due pescatori. Sul primo quesito non ci sono prove certe né testimonianze (solo l’ultimo accesso su Whatsapp da parte di Maurizio Rossi alle 7,33). Sul secondo invece sì.

Tutti o quasi i mezzi di informazione hanno indicato tra le 12,30 e le 12, 40 l’allarme e l’avvio dei soccorsi, ma un post pubblicato sabato su Facebook – che in poche ore ha fatto il giro del web – racconta un’altra storia. Si tratta di un post pubblicato a nome “Follow Dé Sun” da due o più persone (è scritto in prima plurale) che durante la loro abituale passeggiata panoramica mattutina hanno notato in lontananza un grosso oggetto in mare davanti alla scogliera. Due le ipotesi: la chiglia di una imbarcazione rovesciata oppure la carcassa di un grande animale marino. Allegate al posto ci sono alcune chiarissime immagini scattate con il telefono.

Le foto – sono cinque, in tutto – e sono scattate intorno alla 9,20 del mattino, come risulta dall’orario impresso nel post. «Mentre camminavamo – scrive l’autore o gli autori del post –, abbiamo visto questa cosa in mare, molto lontana da noi, e non capivamo cosa fosse, se un’imbarcazione rovesciata oppure una carcassa di animale. Fatto sta che abbiamo chiamato alle 9.37 la Capitaneria di Porto Torres segnalando il fatto ed esponendo il nostro dubbio. Chi ci ha risposto al telefono ci ha detto che loro non avevano avuto alcuna segnalazione. A quel punto abbiamo chiamato anche gli uffici del porto turistico di Isola Rossa».

Insomma, la testimonianza con allegate le fotografie della tragedia lascia intendere che probabilmente la macchia dei soccorsi – che sicuramente è stata precisa ed efficace – poteva anche partire prima. Magari sarebbe stato troppo tardi lo stesso, lascia intendere il post di “Follow Dé Sun”, nel senso che il particolare non cambierebbe di una virgola i contorni della tragedia. Però è certo che la prima segnalazione è stata fatta più di tre ore prima delle 12,40. Tutto materiale per gli investigatori, ma nel frattempo la testimonianza è rimbalzata da un capo all’altro del web aggiungendo un pizzico di mistero alla tragedia, appunto secondo la tradizione dei grandi naufragi che portano sempre in fondo al mare l’altra faccia della verità. Misteri a parte, la scogliera maledetta di Punta Canneddi, nel tratto di mare tra Isla Rossa e Costa Paradiso, è già stata teatro di tragedie del mare.

A Cala Tinnari, non troppo lontano, alla fine di luglio del 2020, Andrea Sabbadini, 50 anni, di Cremeno, in provincia di Lecco, entomologo al museo di storia naturale di Milano, era stato investito e ucciso da un motoscafo durante un’immersione per una battuta di pesca. L’uomo era arrivato sul posto in canoa e si era immerso da poco, quando l’elica del motoscafo gli aveva tranciato una gamba. Sabbadini era morto dissanguato poco dopo, nonostante i soccorsi prestati dallo stesso investitore che lo aveva caricato a bordo dell’imbarcazione e trasportato in banchina. Inutile il tentativo degli operatori del 118 di salvargli la vita. La Procura di Tempio aveva aperto un’inchiesta, coordinata dal procuratore Gregorio Capasso e condotta dai carabinieri della compagnia di Valledoria e dalla Capitaneria di porto di Porto Torres. Sabbadini era in vacanza insieme alla moglie e alla figlia. I carabinieri erano riusciti a identificarlo solo a notte inoltrata. L’investitore, un turista di 71 anni era stato condannato.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Primo piano
Il giallo

Ragazza di Arzachena precipita dal quarto piano di un hotel di Malta

Le nostre iniziative