Farina di larve gialle per pane, torte e pasta: la Ue adesso dice sì
Negli scaffali dei supermercati si aggiunge a grilli e locuste. Il governo: «Misure precise su etichette e allergeni»
Sassari A immaginarle adesso tolgono l’appetito, ma in futuro saranno scene del tutto normali: tipo aprire un pacchetto di zampette croccanti. Forse detta così si esagera, ma pochi giorni fa nell'aula della Commissione europea è stato messo il timbro a un via libera che cambia in maniera importante abitudini, diete e mercati. Da Bruxelles alle tavole dell'Unione europea, adesso è possibile commercializzare e consumare cibi con larve gialle della farina.
Dopo il sì agli usi previa essiccazione e congelamento, nella lista dei nuovi alimenti è entrata la polvere di larve intere di tenebrio molitor, questo il nome scientifico, trattate con raggi uv.
A vederlo nella sua forma adulta, il tenebrione mugnaio è un coleottero nero che ispira ben poco messo nel piatto e tra forchetta e coltello. Per fortuna, al centro della decisione della Commissione europea ci sono le sue larve, vermicelli gialli di pochi centimetri, già noti ai grossisti del settore alimentare nella loro forma essiccata e congelata. La farina derivante dalle larve, trattata con i raggi ultravioletti, servirà per realizzare pane, torte, pasta, prodotti a base di patate e formaggio o che contengono frutta e verdura. Sarà quindi indispensabile, per un’alimentazione consapevole, leggere le etichette degli ingredienti.
Il gruppo di esperti scientifici dell'autorità europea sulla nutrizione Efsa si è espressa in maniera positiva sulla sicurezza di questi nuovi cibi provenienti dal verme giallo intero della farina. I livelli di contaminazione, secondo le osservazioni, dipenderà fortemente dai livelli di presenza di sostanze nel mangime degli insetti. Le larve in sé non creano alcun pericolo alla salute dell'uomo.
Comunque è solo l'ultima apertura in ordine cronologico dell'Ue ai cosiddetti "novel food" già introdotti nel mercato. Tra questi la locusta migratoria, nella forma congelata, essiccata e in polvere; il grillo domestico, anche questo nelle tre varianti e sgrassato parzialmente; il verme della farina minore. Con il termine nuovi alimenti si intendono quei cibi, secondo la normativa dell'Unione europea, che prima del 1997 non erano consumati in maniera rilevante. Alimenti nati da nuove fonti o con l'utilizzo di nuove tecnologie (vedasi la carne sintetica, che ancora però fatica a trovare piena approvazione). Gli insetti fanno particolare scalpore anche perché apparentemente lontani dalla cultura europea – poi ci sono le eccezioni come il “casu marzu” in Sardegna –, ma il riferimento è anche ad altre sostanze. Il primo parere scientifico che diede L'Efsa fu nel 2004 e per l'impiego sulle tavole dell'olio Enova.
Larve e insetti non trovano certo pareri favorevoli tra le alte sfere del governo italiano. In questi giorni, sull'ultima novità introdotta dall'Ue, è intervenuto il sottosegretario alla Salute, Marcello Gemmato, che precisa: «Ricordo che il governo italiano, a seguito di indirizzi politici e conseguenti provvedimenti del ministro Lollobrigida e del Ministro Schillaci, ha adottato, a beneficio di scelte pienamente consapevoli dei consumatori, misure precise per garantire che i prodotti a base di insetti autorizzati a livello comunitario siano chiaramente etichettati, con informazioni dettagliate sulla tipologia e quantità di insetti utilizzati, sul Paese d'origine e sui potenziali rischi allergenici. Inoltre, è stato disposto che la loro vendita debba avvenire in comparti separati e adeguatamente segnalati».
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