Deturpata la scritta in memoria di Mattia, il ragazzino morto suicida
Aveva 15 anni, il murale è stato sfregiato dai vandali. La madre Manuela: «Non c’è più speranza»
Carbonia «Tutte le persone che sono qua hanno circa la mia età. Se siete miei conoscenti, siate consapevoli che le persone non sono eterne. Trattatele bene, con amore. Mattia». Queste le parole riportate nella scritta su uno dei muri dello skate park di Carbonia che Mattia Marotta amava frequentare e che ha scelto per il suo addio al mondo, il 13 aprile del 2022. Mattia aveva 15 anni quando decise di chiudere gli occhi per sempre, proprio lì, in quel luogo di divertimento che gli aveva regalato momenti felici, sprazzi di serenità in una esistenza breve e tormentata.
Quella scritta, il messaggio che Mattia lasciò per cercare di spiegare il suo gesto e tentare di fare in modo che non accadesse ad altri quello che era successo a lui, è stata deturpata: le parole non si leggono più, la frase così carica di significato è stata sfregiata in un atto vandalico inspiegabile e ingiustificabile.
Per i genitori, Manuela e Christian, è un altro pugno nello stomaco: «Dietro quella porta per noi c’è l’ultimo sguardo di nostro figlio, il suo ultimo respiro – scrive la madre -. L’ ultima cosa vista da mio figlio sta oltre quel vetro, e perdonatemi penso di poter affermare con certezza che se n’è andato con lo squallore negli occhi, lo stesso che purtroppo vedo in questa foto. Non posso fare altro che pensare che alle volte ci si deve arrendere e rassegnarsi ad un mondo per cui non c’è più speranza». E poi ancora: «Un ultimo tentativo lo voglio fare verso chi spero non abbia capito il messaggio. Mattia scrive questo nella sua lettera di addio, e parla con voi, in generale con tutti voi ragazzi, ma si riferisce a chi gli ha fatto del male. Lo fa privo di ripicca, privo di rabbia, quasi con gioia, vi dice che se siete suoi conoscenti, se avete la sua età e quindi siete suoi coetanei, se non trattate le persone con amore, potreste non avere più tempo di rimediare, le persone non sono eterne. Io spero che si sia trattato di una bravata senza un particolare significato, diversamente chiunque tu o voi siate, avete cercato di fare male a mio figlio, ma mio figlio è morto, non potete più fargli male, lo avete già ucciso».