Ddl Sanità, in aula manca il numero legale. L’opposizione: «Caspita! Secondo Todde è una riforma urgente...»
Consiglio regionale al lavoro sulla riorganizzazione, Fratelli d’Italia chiede il rinvio del provvedimento in commissione
Cagliari Primo attacco dell’opposizione in consiglio regionale sulla riorganizzazione sanitaria. All'avvio dell'esame del disegno di legge 40, che prevede anche il commissariamento delle aziende sanitarie, Fratelli d'Italia ha chiesto il rinvio del provvedimento in commissione.
«Le rappresentanze sindacali e gli ordini dei medici della Sardegna lamentano di non aver potuto esprimere un giudizio sugli emendamenti della giunta, che hanno modificato radicalmente la norma», ha spiegato Paolo Truzzu in aula, sollecitando un nuovo ciclo di audizioni. La richiesta è stata ribadita anche da Antonello Peru (Sardegna al centro 20Venti) e dagli altri consiglieri di Fdi, che contestano il provvedimento definendolo un mezzo che serve solo a cambiare i direttori generali delle aziende sanitarie. Messa ai voti, la richiesta è stata bocciata dall'aula.
Sul fronte della maggioranza, il capogruppo del PD, Roberto Deriu, ha difeso il testo: «La legge ha un ambito d'azione limitato. Tutto ciò che è stato discusso in commissione è agli atti e sarà analizzato in leggi di più ampio respiro». La maggioranza del "campo largo" punta a un'approvazione entro giovedì sera, così da passare alla manovra finanziaria. Il centrodestra, invece, ribadisce la propria contrarietà, parlando di un provvedimento inutile e volto esclusivamente a cambiare i manager sanitari.
«Lo spoils system in sanità non è consentito e si rischia un danno erariale», denunciano gli esponenti della minoranza. Per due volte nell'aula di via Roma è saltato il numero legale, costringendo a sospendere la seduta: «Secondo la Todde è una riforma urgente, caspita! Se non fosse urgente cosa farebbero?», ironizza il vicecapogruppo di Fratelli d'Italia Fausto Piga.