La Nuova Sardegna

Udienza

Fiore Sardo dop contraffatto, 22 pastori parte civile al processo contro 7 società


	La lavorazione del Fiore Sardo formaggio Dop (Denominazione di origine protetta)
La lavorazione del Fiore Sardo formaggio Dop (Denominazione di origine protetta)

Nel 2022 erano state sequestrate 270 tonnellate di formaggio realizzate in violazione del disciplinare

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Cagliari Ventidue pastori sardi, produttori di Fiore Sardo DOP, si sono costituiti parte civile nel procedimento penale contro i rappresentanti legali di sette società casearie dell'isola, accusati di contraffazione della denominazione di origine del celebre formaggio ovino. Secondo la procura, alcune produzioni di Fiore Sardo sarebbero state realizzate in violazione delle regole previste dal disciplinare. L'indagine, avviata nel 2022, riguarda le produzioni tra dicembre 2021 e marzo 2022. In quel periodo, la Guardia di Finanza aveva sequestrato oltre 270 tonnellate di formaggio, per un valore di 1,6 milioni di euro, nell'ambito delle attività di tutela del Made in Italy.

«I miei assistiti sono pastori storici, produttori di Fiore Sardo da generazioni, che lavorano il formaggio nei loro opifici aziendali - spiega l'avvocato Efisio Arbau -. Hanno investito tempo e risorse per valorizzare il loro prodotto, promuovendo la DOP a livello internazionale come il formaggio dei pastori per eccellenza, realizzato con latte appena munto in azienda».

Il giudice ha ammesso sei testimoni richiesti dalle parti civili, tra cui cinque pastori-produttori e Carlo Petrini, fondatore di Slow Food. Si attende una decisione sulla richiesta di un esperimento giudiziale per verificare se le analisi che hanno portato all'accusa siano state influenzate dalla pratica della "scottatura".Il processo proseguirà il 7 novembre con l'audizione dei testimoni del pubblico ministero. 

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