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Salute

L’Italia tra i primi 5 Paesi al mondo nella ricerca contro i tumori

L’Italia tra i primi 5 Paesi al mondo nella ricerca contro i tumori

In dieci anni i decessi sono diminuiti del 15% ed è la percentuale più alta in Europa

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Sassari Gli importanti progressi nella prevenzione e nel trattamento si riflettono nella riduzione delle morti oncologiche. In 10 anni (2011-2021), in Italia i decessi per cancro sono diminuiti del 15%, percentuale migliore rispetto all'Unione europea in cui il calo si è fermato al 12%.

Anche negli Stati Uniti la mortalità complessiva per tumori è diminuita del 34% dal 1991 al 2022, con circa 4,5 milioni di decessi evitati (oltre 268mila nella nostra nazione fra il 2007 e il 2019). Gli Usa sono al vertice della ricerca mondiale contro il cancro e il nostro Paese si colloca nella “top five” della classifica degli studi oncologici. Questa sembra essere la dimostrazione della qualità del lavoro dei nostri ricercatori, ma l'Italia deve definire nuovi modelli, velocizzando i tempi di avvio dei trial ed eliminando gli ostacoli burocratici, per non restare indietro e tenere il passo degli altri Paesi. L'appello viene dalla terza edizione del Clinical research course, il corso organizzato dall'associazione italiana di oncologia medica (Aiom) in collaborazione con l'American Society of Clinical Oncology (Asco), che si apre oggi a Roma.

«I lavori scientifici italiani in ambito oncologico pubblicati su riviste mediche internazionali sono oggetto di migliaia di citazioni da parte di altri autori e pongono il nostro Paese tra i primi 5 al mondo in questa speciale classifica - spiega Francesco Perrone, presidente nazionale Aiom - L'oncologia italiana, se adeguatamente supportata dalle istituzioni, può affermarsi come un motore di sviluppo in ambito non solo scientifico, ma anche economico e sociale». L'obiettivo del corso Asco-Aiom è «fornire a giovani ricercatori provenienti da tutto il mondo gli strumenti per comprendere la metodologia delle sperimentazioni cliniche, implementare idee di ricerca e imparare a valutare la letteratura scientifica».

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