Il morbillo fa paura, allarme in Europa e più casi nell’isola: «Vacciniamoci»
L’infettivologo: «Immunità di gregge a rischio»
Sassari C’eravamo illusi di averlo messo all’angolo, relegato ai libri di medicina come un capitolo chiuso. E invece il morbillo è tornato. E non con qualche sporadico caso isolato, ma con numeri che fanno tremare le istituzioni sanitarie di mezzo mondo. L’Europa nel 2024 ha registrato 127.350 casi, il doppio rispetto all’anno precedente. Negli Stati Uniti l’allarme è scattato dopo un’epidemia in Texas che ha colpito 200 persone, causando la morte di due bambini non vaccinati. Ma è in Afghanistan che il morbillo sta mostrando il suo volto più crudele. Ogni giorno, almeno un bambino muore di morbillo negli ospedali di Mazar-i-Sharif, Herat e Helmand. Il numero di decessi è quasi triplicato rispetto all’anno scorso, complice anche la povertà e la malnutrizione.
La Sardegna, con le debite proporzioni, non è esente dall’aumento dei contagi. A gennaio 2025 sono stati registrati 70 casi di morbillo in Italia, di cui 52 concentrati tra Lombardia, Veneto, Lazio, Sicilia e Sardegna. Nell’Isola, l’incidenza ha toccato quota 30,6 casi per milione di abitanti, un numero che la colloca tra le regioni sotto stretta osservazione. Chi è il bersaglio preferito del virus? Bambini piccoli e giovani adulti. La fascia 0-4 anni registra l’incidenza più alta (80,6 casi per milione), con quattro neonati colpiti prima ancora di poter completare il ciclo vaccinale. Ma il morbillo sta tornando a colpire anche chi non ha fatto il richiamo da adulto: diversi focolai si sono sviluppati tra over 50, persone che credevano di essere protette e invece si ritrovano in ospedale con complicazioni anche gravi.
L’infettivologo Antonio Pintus, sassarese, esperto di Hiv e comunicatore sia nelle scuole e sia nei social, sulla sua pagina Fb lancia l’allarme: «Dall’America rurale all’Europa i casi di morbillo tra soggetti non vaccinati stanno aumentando sempre di più, effetto delle fake news complottiste sui vaccini. Purtroppo si fa un danno enorme alle nuove generazioni, sono aumentati i casi di morbillo, ma non solo, ci sono casi di pertosse, a Gaza è risorta la poliomielite, malattie che non spaventavano più perché il tasso di vaccinati era alto e l’immunità di gregge raggiungeva la soglia di protezione. Ma ora non è più cosi, e purtroppo a rimetterci spesso sono i bambini. Attenzione, il morbillo non è un’influenza: può portare a complicazioni come encefaliti e polmoniti, e in alcuni casi, alla morte».
Dati alla mano, il problema è chiaro: il 95,3% dei contagiati di morbillo non era vaccinato. Il restante 4,7% aveva ricevuto solo una dose, insufficiente per garantire una protezione totale. Nessuno risultava completamente immunizzato. Ed ecco che il virus, che non aspettava altro, ha trovato campo libero per tornare a diffondersi. Per anni la Sardegna ha mantenuto percentuali di vaccinazione in linea con la media nazionale, almeno tra i bambini. Ma tra gli adolescenti e gli adulti le falle sono evidenti. Chi non si è mai vaccinato o ha fatto una sola dose in passato ora rischia grosso. «Non ci sono alternative: l’unico modo per fermare questa diffusione è la vaccinazione – spiega Pintus – L’Oms ha fissato la soglia di sicurezza al 95% di copertura, ma in molte regioni questa percentuale è ancora un miraggio. In Sardegna siamo a poco più del 75%, il minimo sindacale, e nel resto d’Italia bisogna correre ai ripari subito, prima che la situazione sfugga di mano». E prosegue: «Mi capita spesso di parlare con genitori no vax, e instaurare un dialogo costruttivo è pressoché impossibile: dopo il Covid c’è molta sfiducia e disinformazione. Le obbiezioni sono sempre le stesse: paura per l’autismo, e per gli effetti collaterali dei vaccini. Quando non esiste un solo studio che documenti una correlazione tra il vaccino e altre patologie. Purtroppo non è solo una questione di proteggere i bambini. Il vaccino quadrivalente (morbillo, rosolia, parotite e varicella) è essenziale anche per gli adulti, che rischiano di ammalarsi con sintomi gravi. La copertura, a molti anni di distanza, non è così efficace, e inoltre alcuni ignorano di avere una vaccinazione incompleta. Bisogna controllare attentamente».
Il morbillo sta dilagando in tutta Europa: la Romania è in testa con oltre 30.000 casi nel 2024, seguita dal Kazakistan con 28.000. In Bosnia-Erzegovina e Montenegro la copertura vaccinale è scesa sotto il 70%, creando sacche di popolazione vulnerabile che il virus sta colpendo senza pietà.
Negli Stati Uniti, il problema sta esplodendo. Due bambini non vaccinati sono morti, altri sono ricoverati in gravi condizioni. «Persino Robert Kennedy Jr., uno dei volti più noti del movimento no-vax, quello che aveva definito i vaccini peggio dell’Olocausto, ha dovuto rivedere le sue posizioni e invitare la gente a vaccinarsi. Il rischio che l’epidemia si diffonda è altissimo».