Sassari, sorpresa d’estate: tornano i parcheggi blu a Platamona
Il Comune di Sorso censisce gli stalli per renderli a pagamento. Probabile anche una scontistica per i residenti che già causò gravi tensioni con Sassari nel 2012
Sassari I posteggi di Platamona si tingono di nuovo di blu. Ad annunciarlo una determina datata 12 marzo del Servizio Ragioneria, Tributi, Personale del Comune di Sorso che affida un servizio di supporto tecnico per il censimento degli stalli di sosta lungo l’intera fascia litoranea, con rilievo della loro posizione, distribuzione e caratteristiche e l’individuazione delle aree idonee all'istituzione di stalli a pagamento, con quantificazione delle superfici interessate e ipotesi di distribuzione. Il tutto visto che «l’Amministrazione comunale intende regolamentare la sosta lungo la fascia litoranea attraverso l’istituzione di stalli a pagamento, con l’obiettivo di migliorare la fruizione delle aree costiere, garantire una gestione più efficiente degli spazi pubblici e razionalizzare l’utilizzo delle aree di sosta esistenti».
I circa 1754 posteggi esistenti nelle discese a mare dei 15 chilometri di fascia costiera da Platamona sino a Marritza, (o comunque una gran parte di essi) torneranno dunque a pagamento, e probabilmente verrà riproposta anche la scontistica per i residenti, oggetto già di un furioso scontro nel 2012 tra gli allora sindaci di Sorso Giuseppe Morghen e di Sassari Gianfranco Ganau. E anche in questo caso non mancheranno le polemiche, visto che il balzo in avanti di Sorso arriva nel mezzo di un partecipato dibattito sul futuro metropolitano del litorale e sulle sue possibilità di rilancio, che partono inevitabilmente da una maggiore facilità di fruizione che si scontra proprio con la cronica carenza di posteggi. Posteggi che, nelle intenzioni dell’amministrazione comunale guidata da Fabrizio Demelas, dovrebbero arrivare grazie alla variante al piano di utilizzo dei litorali approvato a fine 2023. Spulciando con attenzione le carte però, dei 1829 potenziali stalli aggiuntivi rimasti dopo la mannaia della Regione (nella prima previsione della variante i nuovi stalli erano 3932) quelli realmente realizzabili saranno molto meno. Probabilmente i circa 570 all’incrocio della Foce (ottava discesa) in due terreni uno di fronte all’altro e tagliati dalla Sp81. Entrambi privati e da espropriare oltre che da dotare di opere infastrutturali in entrata e uscita per garantirne la sicurezza. E poi circa 200 posteggi in un terreno tra le case in una trasversa di Porchile, (discesa a mare 9).
Inutili, almeno per ora, il centinaio di posteggi mappati dentro al villaggio grigio, o i circa 25 sopra i vecchi campi da tennis del centro commerciale Riviera di Sorso, rinnovati di recente. Di fatto già esistenti gli oltre 400 dentro a Li Nibari. Non utilizzabili, se non a servizio del punto ristoro (quando e se partirà), la settantina nell’ex lido della polizia. E sinceramente poco comprensibili i circa 180 stalli nei terreni all’ingresso della Comunità “Giovani in cammino” di fianco al bar della Tonnara, attualmente in uso per gli orti sociali. Il concreto rischio insomma è che i nuovi 1900 posti promessi facciano la fine degli oltre 5.700 stalli previsti nelle quattro aree di interscambio individuate fin dagli albori del Pul di Sorso tra la sp48 e Buddi Buddi.
Erano di derivazione del Pum, il piano urbano di mobilità di area vasta. Il concetto era di individuare aree fuori dalla fascia costiera per realizzare un sistema di trasporto pubblico dell’ultimo miglio. Il Pul è in vigore dal 2014 e in quelle aree non è nato nulla. Come nulla per ora arriva dal versante sassarese, dove le uniche carte sul tavolo sono quelle lasciate dall’ultimo assessore all’Urbanistica Nicola Lucchi, che difficilmente verranno sposate da una maggioranza che al tempo le aveva duramente criticate dai banchi dell’opposizione. I posti auto insomma, tranne qualche aggiustamento, resteranno quelli attuali.
Pochissimi, soprattutto nella parte del litorale più frequentata dai maggiori fruitori della spiaggia, i sassaresi. Che numerosi popolano dal lido mediterraneo ai primi cinque “pettini”. E che dovrebbero contendersi a caro prezzo i pochi stalli presenti, oltre a scontare una prevedibile tolleranza zero per le soste non comprese nella nuova mappatura. Non proprio quello che ci si aspettava come “prima mossa” per il rilancio del litorale metropolitano. Dove le decisioni continuano a essere prese ognuno per proprio conto.
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