Scabbia, tubercolosi e infezioni tropicali: rispuntano virus e malattie dimenticate
Le cause: la scarsa igiene, la globalizzazione e i cambiamenti climatici
Sassari Le chiamano malattie neglette perché non fanno notizia. Perché l’industria farmaceutica non le considera redditizie. Perché, nell’immaginario collettivo, appartengono ad altre latitudini, ai paesi poveri, a un passato remoto dell’igiene e della sanità pubblica. E invece sono tutt’altro che estinte. Dalla scabbia alla tubercolosi, dalla pediculosi alla leishmaniosi, fino alle infezioni tropicali che, complici i cambiamenti climatici, iniziano a colonizzare anche l’Europa meridionale. Negli ultimi anni, la scabbia è rispuntata, colpendo scuole, ospedali e comunità chiuse. Un caso recente è stato segnalato a Sassari, all’Istituto Comprensivo di via Era, ma non è un fenomeno isolato. Già nel 2022, episodi simili avevano portato alla chiusura di scuole a Cagliari, e nel 2021 interi istituti erano stati sottoposti a sanificazione dopo il rilevamento di contagi.
Non si tratta di una malattia debellata, ma di un’infestazione cutanea causata da un acaro microscopico che si trasmette per contatto diretto o attraverso indumenti e biancheria contaminata. La povertà, il sovraffollamento e le difficoltà igieniche creano l’habitat perfetto per la sua diffusione. La soluzione? Lavarsi spesso, cambiare gli abiti, igienizzare lenzuola e asciugamani. Oltre alle malattie che colpiscono le fasce più deboli, ci sono quelle emergenti, che si diffondono a causa dell’innalzamento delle temperature e del cambiamento climatico. La leishmaniosi, trasmessa da un piccolo insetto simile alla zanzara (il flebotomo), è ormai endemica in Sardegna e nel sud Italia. Colpisce principalmente i cani, ma può trasmettersi anche all’uomo, causando febbre, perdita di peso e danni agli organi interni. La tubercolosi, che molti consideravano un flagello del passato, è tornata a crescere, complice l’aumento delle migrazioni, la resistenza agli antibiotici e la riduzione dei programmi di screening. Un’altra minaccia arriva dall’acqua: la schistosomiasi, conosciuta come la "malattia del viaggiatore", è stata riscontrata in Corsica e potrebbe già essere presente in Sardegna. Si contrae immergendosi in acque dolci contaminate da larve di parassiti che penetrano nella pelle e si diffondono nel sangue.