La Nuova Sardegna

Vinitaly 2025

Vinitaly, la Sardegna punta sul Cannonau: «Vino di prestigio»

di Ilenia Mura
Vinitaly, la Sardegna punta sul Cannonau: «Vino di prestigio»

Ecco le iniziative in calendario alla fiera di Verona promosse da Sardegna Ricerche e Assoenologi in collaborazione con Vinoway Italia, Iulm e Stevie Kim

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Sassari Rosso e corposo, ma anche giovane e fresco, rosato, passito, liquoroso e, addirittura, con le bollicine. Sono tante e inaspettate le sfumature del Cannonau che approda al Vinitaly per far conoscere la sua versatilità. Questo l’obiettivo dell’evento “Cannonau: il futuro è giovane. Riscoprire il territorio, sfatare stereotipi, creare nuove connessioni” – organizzato da Sardegna Ricerche e Assoenologi Sardegna in collaborazione con Vinoway Italia, Università Iulm e Stevie Kim, Managing partner di Vinitaly e Founder di Italian Wine Podcast – per presentare i lati inaspettati di uno dei vini più iconici dell’isola al Padiglione 8 per il 6 aprile alle 13.45. Il Cannonau sarà inoltre uno dei protagonisti del “VIA 10 years: a journey trough wine islands”, l’evento per festeggiare i dieci anni della Vinitaly International Academy– in programma per le 17.30, al quale parteciperanno, tra gli altri, gli ambasciatori di Vinitaly International Academy. 

Gli appuntamenti di Verona sono due tappe importanti di un più articolato progetto pensato per sostenere i produttori vitivinicoli a promuovere al meglio le eccellenze sarde. La sfida è quella di far conoscere il Cannonau come adatto a tutte le occasioni e capace di parlare alle nuove generazioni, con le cantine che da luoghi di produzione, si trasformano in hub esperienziali. «Sardegna Ricerche è impegnata a sostenere le imprese vitivinicole sarde nel valorizzare il proprio patrimonio enologico attraverso l’innovazione e strategie di comunicazione efficaci» – ha dichiarato la direttrice generale di Sardegna Ricerche, Carmen Atzori – «il progetto sul Cannonau si inserisce in questa visione, con l’obiettivo di fornire agli operatori del settore strumenti e conoscenze per ampliare il mercato e intercettare nuovi segmenti di pubblico. La capacità di evolversi e rispondere ai cambiamenti nei modelli di consumo è essenziale per rendere le eccellenze del nostro territorio sempre più competitive a livello nazionale e internazionale».

«Un progetto ambizioso che guarda al futuro e ai giovani consumatori – spiega il presidente Assoenologi Sardegna, Mariano Murru – cercando di trasmettere i legami forti e identitari del nostro territorio, cancellare i classici stereotipi sul Cannonau, mostrando la duttilità di questo vitigno capace di esprimersi in nuove e svariate tipologie di vino capaci di venire incontro alle nuove modalità di consumo e di gusti e infine con l’ obiettivo di imparare a comunicare meglio i nostri prodotti con un linguaggio più giovane semplice e diretto». 

Stando ai risultati della prima fase di studio del progetto promosso da Sardegna Ricerche, il Cannonau è percepito come un prodotto di prestigio, da stappare solo in occasioni importanti, ma poco accessibile ai neofiti. Questo anche perché, come rivela l’analisi delle strategie digitali delle cantine sarde, la narrazione si rivolge prevalentemente a un pubblico esperto, con un linguaggio tecnico. Inoltre, la comunicazione tende a puntare quasi esclusivamente sui concetti di territorialità e tradizione. Infine, i dati sul consumo tracciano un profondo cambiamento nelle abitudini degli italiani: fino alla fine degli anni ’70, il vino era considerato come un alimento che contribuiva a soddisfare i fabbisogni energetici di un normale regime alimentare e non mancava durante i pasti. Oggi, invece, con le condizioni sociali profondamente modificate, il vino ha cambiato ruolo: i consumi sono diminuiti, aumentano i fruitori occasionali che bevono prevalentemente nei bar, ristoranti o pub. Da qui la necessità, fortemente voluta da Assoenologi Sardegna, presieduta dall’enologo Mariano Murru, di un cambio di passo nella comunicazione che ha portato al progetto “Cannonau, il vino giovane” – realizzato anche con il supporto del Centro di Ricerca di Neuromarketing Behavior and Brain LabIULM dell’Università Iulm, diretto Vincenzo Russo, e con la consulenza di Davide Gangi di Vinoway e Stevie Kim – articolato in due fasi e pensato per svecchiare la narrazione legata ai vini isolani e raggiungere quei consumatori alla ricerca di un brindisi fresco e di tendenza.

La prima fase si è concentrata sull’analisi del target e i trend di consumo dei giovani adulti, per individuare gli indici di attrattività del Cannonau. Nello studio sono stati coinvolti 800 giovani adulti non esperti di vino, e gli studenti del Master Universitario in “Food and Wine communication” dell’Università IULM. Seguirà la fase “Dalle cantine ai social”, un percorso di animazione a cui prenderanno parte produttori e studenti universitari che lavoreranno per indirizzare la comunicazione del Cannonau su un target più giovane rispetto a quello tradizionale, promuovendo un consumo sempre consapevole e responsabile.

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