La Nuova Sardegna

In provincia di Siena

Pastorizia ed emigrazione, Todde e Giani inaugurano la mostra nello spazio confiscato alla mafia

Pastorizia ed emigrazione, Todde e Giani inaugurano la mostra nello spazio confiscato alla mafia

I due presidenti di Regione danno gambe al progetto voluto dal circolo “Peppino Mereu”: «Oggi raccontiamo la forza di un popolo e la sua capacità di essere indipendente ovunque si trovi»

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Siena La presidente della Regione, Alessandra Todde, questa mattina domenica 30 marzo ha inaugurato lo “Spazio della narrazione dell’emigrazione e della pastorizia sarda nel Centro Italia” nella Tenuta di Suvignano a Monteroni d’Arbia, in provincia di Siena. «Ci sono luoghi che raccontano storie profonde, fatte di sacrificio, coraggio e riscatto – racconta Todde –. La Tenuta di Suvignano, dove oggi è stato inaugurato lo “Spazio della narrazione dell’emigrazione sarda nel centro Italia”, è uno di questi. Un progetto fortemente voluto dal Circolo “Peppino Mereu”, l’associazione dei sardi in Provincia di Siena, e finanziato dalla Regione Sardegna. L’allestimento racconta la storia del fenomeno migratorio sardo con la partecipazione delle famiglie dei protagonisti che hanno messo a disposizione i propri ricordi, le fotografie, i documenti, ripercorrendo i momenti di difficoltà e i momenti di riscatto, un archivio a futura memoria», spiega la presidente a margine dell’inaugurazione della mostra multimediale allestita all’interno dell’immobile confiscato alla criminalità mafiosa e ora restituito ai cittadini.

Con Todde, infatti, era presente anche il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani. «Con lui condivido un rapporto di amicizia e di comuni obiettivi – spiega Todde –, la nostra presenza testimonia che c’è ancora molto da fare insieme. Oggi non raccontiamo solo la storia della migrazione sarda. Raccontiamo qualcosa di più profondo: la forza del popolo sardo, la sua capacità di essere indipendente ovunque si trovi».

Per la presidente è stato «emozionante riscoprire le storie di chi ha lasciato la Sardegna con il proprio bagaglio di speranze, sacrifici e sogni. Vedere oggi le aziende sarde che contribuiscono all’economia della Toscana, aziende solide che crescono e creano opportunità, mi riempie di orgoglio». La Tenuta di Suvignano è un simbolo di legalità, un bene tolto alla criminalità mafiosa e restituito alla società civile. «Qui si dimostra che è possibile operare in modo diverso, con trasparenza e onestà. È una storia di coraggio, proprio come quella degli emigrati sardi che hanno costruito una nuova vita con il loro lavoro e impegno», dichiara Todde. «Questa giornata segna l’inizi di un percorso. La nostra giunta e l’assessorato del Lavoro sono determinati a rafforzare il legame tra la Sardegna e i suoi emigrati, valorizzando le esperienze e le buone pratiche. Perché crescere liberamente, con dignità e opportunità, è un valore che vogliamo garantire a tutti i sardi, ovunque si trovino», conclude la presidente della Regione.

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