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Migrazione sanitaria, il Circolo “Sarda Tellus” e l’ospedale Gaslini in prima fila


	Da sinistra: Maurizio Marceddu, Bastianino Mossa, Mario Mascia e Claudio Villa
Da sinistra: Maurizio Marceddu, Bastianino Mossa, Mario Mascia e Claudio Villa

Inaugurata la nuova sede dell’Associazione degli emigrati a Genova. «Una lunga storia cominciata nel 1956, tra continuità territoriale e solidarietà»

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Genova Una città ligure simbolo anche della Sardegna: Genova. È qui che sono arrivati i sardi diretti nel Continente. È qui a Genova che è iniziata la storia dell’emigrazione sarda nel mondo. È da questa città che i sardi rilanciano un grande progetto per la “migrazione sanitaria sarda”. Tra continuità territoriale e solidarietà, una lunga storia di rapporti ricordata e ricostruita in occasione della inaugurazione della nuova sede del Circolo “Sarda Tellus”, ieri pomeriggio, sabato 29 marzo 2025, in via San Bartolomeo del Fossato.

Sodalizio nato nel 1956, l’Associazione dei sardi a Genova è testimone e custode di innumerevoli viaggi alla ricerca di fortuna lontano dall’isola. «A Genova si sono vissuti i momenti più drammatici e di sofferenza per chi ha dovuto subire i disagi della inefficienza dei trasporti degli anni ’70-‘80, con l’allora monopolio dell’unica compagnia di navigazione, la Tirrenia – racconta il presidente del Circolo Maurizio Marceddu –. La ribellione degli emigrati trovò il culmine nella manifestazione in cui 2.000 sardi si recarono in prefettura, bloccando mezza città, per manifestare la loro rabbia. Da quella battaglia nacque una nuova storia che cambiò tantissimo le sorti dei diritti alla continuità territoriale degli emigrati. Arrivarono le prime agevolazioni per avere un posto garantito sul traghetto, anche se limitato numericamente, alle tante famiglie di emigrati che rientravano per le ferie o festività spesso con bambini al seguito e che in numerosi casi avevano dovuto sostare nelle banchine del porto l’impossibilità di essere imbarcati. Nel tempo sono stati ottenuti altri miglioramenti nel trasporto marittimo, anche se molti problemi rimangono ancora e non garantiscono una “giusta” continuità territoriale».

L’inaugurazione di ieri ha visto la partecipazione dell’intero direttivo del circolo con il presidente Marceddu e tantissimi soci. Presente anche il presidente della Fasi, la Federazione delle associazioni sarde in Italia, Bastianino Mossa, l’assessore all’Urbanistica del comune di Genova Mario Mascia, il consigliere comunale Claudio Villa, le autorità ecclesiastiche e i tanti amici genovesi, artigiani e professionisti che volontariamente hanno contribuito a ristrutturare e mettere a norma i locali della nuova sede.

Marceddu e Mossa hanno ricordato con commozione Virgilio Mazzei e Piero Scarpa. Il presidente emerito della Fasi Tonino Mulas, amministratore delegato di Eurotarget Srl, e il direttore della piattaforma Sardatellus Srl Carlo Becciu, hanno sottolineato dal canto loro l’importanza dei due servizi per i soci dei circoli federati Fasi: trasporto e agroalimentare. Per l’occasione, a Genova Marceddu e Mossa hanno annunciato un progetto di migrazione sanitaria che nasce dall’intenso traffico di pazienti dalla Sardegna, in modo particolare di bambini, verso l’ospedale Gaslini di Genova. «Per questo motivo il circolo Sarda Tellus e la Fasi intendono mettere in campo un servizio di ospitalità per chi accompagna i pazienti, spesso genitori, con la disponibilità di locali adeguati, da sistemare, e che si trovano in uno stabile adiacente la sede sociale stessa». Con il Circolo Sarda Tellus e la Fasi, ci sarà anche l’amministrazione comunale genovese.

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