Il Papa a sorpresa in piazza San Pietro per il Giubileo dei malati
È apparso sul sagrato della Basilica vaticana in sedia a rotelle accompagnato dal fedele infermiere Massimiliano Strappetti e ha augurato a tutti: «Buona domenica»
Città del Vaticano Il Papa stamane, domenica 6, ha seguito in tivù la celebrazione in Piazza San Pietro per il Giubileo dei malati e del mondo sanitario poi, a sorpresa, pochi minuti prima del termine della messa presieduta da mons. Rino Fisichella, che aveva letto l'omelia preparata dallo stesso Pontefice annunciando che Francesco stava seguendo la celebrazione dalla tivù, è apparso sul sagrato della Basilica vaticana in sedia a rotelle accompagnato dal fedele infermiere Massimiliano Strappetti. In piazza, l'equipe medica che lo ha in cura tra gli ammalati e i tanti camici bianchi e il personale sanitario arrivati da novanta Paesi del mondo.
Prima del saluto ai pellegrini e ai fedeli in piazza, a cui ha rivolto poche parole di ringraziamento augurando una "buona domenica”, il Papa ha ricevuto il sacramento della riconciliazione nella Basilica di San Pietro, si è raccolto in preghiera e ha attraversato la Porta Santa, come ha infornato il Vaticano. Quindi, la sorpresa tra gli applausi entusiasti della Piazza.
«'Un segno di incoraggiamento e affetto per tanti malati», sintetizza il senso della sorpresa padre Enzo Fortunato, a capo del Pontificio Comitato per la Giornata mondiale dei bambini. «Quel sorriso…», registra padre Antonio Spadaro, sottosegretario al dicastero della Cultura, postando l'immagine sorridente del Papa, pure con i naselli per l'ossigeno, sul sagrato della Basilica di San Pietro. «
Il Papa - ha osservato il cardinale Francesco Coccopalmerio che è stato a capo del Pontificio Consiglio per i Testi Legislativi - ci teneva tanto al Giubileo del malato: sarà quindi stato contento di avere potuto partecipare per qualche momento. E' sempre così generoso. Malati e poveri sono sempre nel suo cuore in modo particolare. Continuiamo a pregare per lui. La prudenza in questo caso e' d'obbligo insieme alla progressività».
Era dal 23 marzo che il Papa non si vedeva in pubblico dopo quasi quaranta giorni di invisibilità. Da quando è stato dimesso dal Gemelli e dopo trentotto giorni di ricovero per la polmonite bilaterale, poco prima di tornare a casa in Vaticano, ha voluto affacciarsi da un balconcino del Gemelli, visibilmente provato e con la voce che usciva a fatica, e ha ringraziato tutti salutando “la signora coi fiori gialli” che si era recata al Gemelli ogni giorno dall'inizio del ricovero. Il Papa continua la convalescenza protetta a Casa Santa Marta, continuando la terapia farmacologica e nelle fisioterapie, registrando lievi miglioramenti sia per la fisioterapia respiratoria, quindi l'uso della parola, sia per quanto riguarda la fisioterapia motoria. Il Vaticano nei giorni scorsi ha parlato anche di lievi miglioramenti per quanto riguarda gli ''indicatori infettivi''. Per i riti di Pasqua, la Sala stampa vaticana ha detto che e' ancora prematuro parlare di una eventuale presenza del Papa ed eventualmente in quali modalità spiegando che tutto dipenderà dai miglioramenti della salute. L'equipe medica, dimettendolo dall'ospedale, ha consigliato al Papa due mesi di convalescenza.