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Ponti di sport e inclusione tra la Sardegna e Bangkok

di Francesco Zizi
Ponti di sport e inclusione tra la Sardegna e Bangkok

Il docufilm del progetto Albatros al Polo tecnico di Sassari

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Sassari Domani, martedì 8. alle 11 il cinema del polo tecnico di via Monte Grappa a Sassari ospiterà la proiezione del docufilm “Sardinia-Bangkok sport e inclusione tra culture”, realizzato da Manolo Cattari, psicologo dello sport e psicoterapeuta. Il film, che verrà presentato agli studenti nell’ambito del progetto La Nuova@scuola, racconta un’esperienza nata da un progetto di volontariato internazionale promosso dal Progetto Albatross, di cui Cattari è presidente, e da Uisp Sassari con il desiderio di creare una rete attiva di giovani che scelgano di mettersi in gioco in contesti umanitari. Il racconto si sviluppa a partire da una spedizione in Thailandia, nella zona rurale di Surin. Qui il gruppo di volontari ha visitato quattro scuole, una delle quali interamente frequentata da studenti con disabilità. In tutto sono stati coinvolti circa cinquecento bambini. Ogni giornata si apriva con un momento di meditazione, poi spazio al gioco, e all’incontro. Lo sport, in questo contesto, si è rivelato mezzo di relazione e inclusione.

«Abbiamo scelto di raccontare questa esperienza senza filtri, lasciando spazio alle immagini e alle persone incontrate lungo il percorso», spiega Manolo Cattari. Il progetto si pone l’obiettivo di proporre esperienze inclusive anche in senso inverso, favorendo un ritorno, uno scambio continuo. Non un viaggio a senso unico, ma un intreccio di esperienze che possono crescere nel tempo.

«Il volontariato non è solo dare, è soprattutto mettersi in discussione, cambiare sguardo, aprirsi all’altro», racconta ancora Cattari. Dal progetto è nata anche una convenzione firmata a nome del rettore dell’Università di Sassari Gavino Mariotti, che apre la strada a collaborazioni accademiche e culturali tra le due realtà. Il viaggio, infatti, vuole diventare base per un progetto duraturo. Un altro passaggio significativo del docufilm racconta della storia di una squadra di calcio femminile formata da cinquanta ragazze che vivono e studiano in un’accademia immersa in un contesto agricolo. Le giovani atlete si allenano, studiano, coltivano la terra, allevano animali. Un percorso che ha permesso loro di raggiungere i campionati di serie A femminile thailandese. La squadra gioca con la bandiera dei Quattro Mori sulle divise, un dettaglio che lega due culture apparentemente distanti.

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