Dal vitigno più antico nasce il vino light: ecco il Nuragus a bassa gradazione alcolica
Sarà la grande sfida della Cantina Argiolas di Serdiana in risposta alle attuali richieste del mercato sui dealcolati
Sassari Nascerà da uno dei vitigni più antichi della Sardegna il vino più moderno, al momento, nell’isola. La novità del Vinitaly 2025 è stata un prototipo di vino dealcolato, nato dalla spinta delle esigenze del mercato dove, sempre di più, aumenta la richiesta di vini a bassa gradazione alcolica. Così è nato il Nuragus di 10.5 gradi che la Cantina Argiolas di Serdiana ha fatto assaggiare al Vinitaly: «Per noi è una grande sfida – racconta l’imprenditrice vitivinicola Valentina Argiolas – e siamo felici di poter dire che la sua degustazione è andata molto bene». Ancora tutto da definire, dal nome alla grafica, etichetta da studiare.
«È la nostra risposta alla richiesta di dealcolati – spiega l’enologo della cantina, Mariano Murru – in un momento di euforia o sbandamento o di illusione collettiva, in cui si parla troppo spesso e a sproposito dei vini dealcolati come fossero la panacea di tutti i mali del mondo del vino». Dal minor consumo alla giusta attenzione nei confronti della salute, fino alle nuove norme del codice della strada e non solo. Il mondo del vino va in cerca anche di nuovi estimatori fra i giovani. Ecco perché «per andare incontro alle esigenze di una parte dei consumatori – spiega Murru – l’azienda porterà sugli scaffali un vino con minor tenore alcolico».
Così è nato lo studio sui vitigni tradizionali. «In particolare lavorando sul Nuragus, elaborando un vino modernissimo, a contenuto tenore alcolico, tre gradi in meno in meno rispetto a quello confezionato normalmente in cantina». Sarà «fresco, elegante, lungo e persistente, perfetto per le giornate estive sia come aperitivo, sia come abbinamento agli antipasti a base di pesce. Il vitigno antico ma anche modernissimo è in grado di dar vita a ottimi spumanti e vini bianchi di grandissima finezza, in tutta naturalezza, senza artifici seguendo solo con riconoscenza e attenzione le soluzioni che la nostra ricca biodiversità ci offre».