Long Covid, i sintomi: mix devastante di stanchezza e dolori
I problemi variano per ogni paziente: non esistono test e terapie consolidate
Sassari l termine Long Covid, indica un insieme di sintomi che persistono per settimane o mesi dopo la fase acuta dell’infezione da Sars-CoV-2. Ma non solo. Infatti anche chi ha avuto una forma lieve o asintomatica del virus può sviluppare questa condizione, che l’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) definisce come “una sindrome post-virale che si manifesta solitamente entro tre mesi dall’infezione e che dura almeno due mesi” e può persistere molto più a lungo.
Sintomi principali Il Long Covid può colpire diversi organi e apparati, rendendo difficile la diagnosi e il trattamento. I sintomi più comuni includono: Stanchezza cronica (fatigue). Fiato corto o difficoltà respiratorie. Nebbia mentale (brain fog): difficoltà di concentrazione e memoria. Dolori muscolari e articolari. Disturbi del sonno. Ansia e depressione. Palpitazioni o aritmie. Perdita dell’olfatto o del gusto persistente. Sintomi gastrointestinali (nausea, diarrea). La combinazione dei sintomi variano da persona a persona.
La diagnosi Non esiste un test specifico per diagnosticare il Long Covid. La diagnosi è clinica, basata sull’anamnesi del paziente, l’esclusione di altre patologie e il monitoraggio dei sintomi. Il trattamento si basa sulla gestione dei sintomi e su un approccio multidisciplinare: pneumologi, cardiologi, neurologi, psicologi e fisioterapisti lavorano insieme per migliorare la qualità di vita dei pazienti. Il Long Covid è una sfida complessa e in parte misteriosa. Serve più ricerca, più ascolto per i pazienti e un sistema sanitario capace di seguire queste persone nel lungo termine. Capire e trattare il Long Covid non è solo un’esigenza medica, ma anche una priorità sociale. (lu.so.)