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L’analisi

Redditi, le Acli: Sardegna in leggera crescita, ecco tutti i dati

Redditi, le Acli: Sardegna in leggera crescita, ecco tutti i dati

Il presidente Mauro Carta: «Ma mentre un italiano medio ha 100 euro a disposizione per le spese, un sardo di Oristano, Sud Sardegna e Nuoro è ben al di sotto dei 50 euro»

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Sassari Sono stati pubblicati ieri dal Dipartimento delle Finanze del Mef i dati relativi alle Dichiarazioni dei Redditi presentate nel 2024 sui redditi maturati nel 2023. In termini di crescita percentuale rispetto all’ultimo anno fiscale disponibile, osservano le Acli Sardegna, l’isola è al sesto posto in Italia, preceduta solo da Valle d’Aosta, Basilicata, Molise, Abruzzo e Calabria che si attestano tra il 6 e il 7% di crescita annua, ad indicare una situazione finalmente in ripresa.

La Sardegna nella graduatoria del valore assoluto del reddito imponibile medio però è quindicesima – al primo posto svella la Lombardia. 

«Questi dati ci dicono che il reddito imponibile medio sardo è il 73% del reddito imponibile medio lombardo. Un dato che conferma la situazione dello scorso anno, pur con qualche debole segnale di speranza – commenta Mauro Carta, presidente delle Acli Regionali della Sardegna –. Tuttavia, non sono dati che ci stupiscono. Le analisi del Centro Studi Guglielmo Tagliacarne e Unioncamere sulle stime 2023 vedevano la Sardegna con i suoi 19.063,65 euro di reddito disponibile pro-capite stabile al 14esimo posto su 20 regioni con un dato standardizzato che diceva che laddove un italiano medio ha 100 euro a disposizione per le spese, un sardo medio ha appena 85 euro a disposizione, con dato che per le province di Oristano, Sud Sardegna e Nuoro è ben al di sotto dei 50 euro».

Scorrendo la graduatoria dei comuni italiani in base al reddito imponibile medio a livello comunale, notiamo che il primo comune isolano al 302esimo posto è Cagliari con un reddito imponibile medio pari a 28.227,51 euro, che recupera ben 22 posizioni (era al 324esimo lo scorso anno) seguito da Selargius con 23.977,01 euro al 1978esimo posto (in miglioramento rispetto allo scorso anno) e Sassari con 23.638,34 euro al 2240esimo posto (in peggioramento). Chiudono la graduatoria Nureci, Osidda, Semestene, Onanì e Soddì con un reddito imponibile medio inferiore ai 13.000 euro, quasi la metà del dato medio nazionale. «Analizzare questi dati è fondamentale per capire meglio le condizioni economiche della nostra Regione, delle nostre Province e dei nostri comuni. Come Acli regionali della Sardegna presenteremo nel mese di giugno un report dettagliato che, assieme ai dati demografici, costituirà la base per un confronto con le parti politiche e sociali impegnate nel costruire un futuro diverso per la nostra isola», conclude Mauro Carta.

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