La lettera dell’avvocato Riccardo Fercia
Il legale del collegio di garanzia elettorale scrive alla Corte d’Appello di Cagliari
ALLA CORTE D’APPELLO DI CAGLIARI
Collegio Regionale di Garanzia Elettorale
Lettera aperta al Presidente f.f. dott. Massimo Costantino Poddighe
Illustre Presidente, considerate le indiscrezioni di stampa apparse oggi, ritengo opportuno scrivere una lettera aperta alla S.V. Ill.ma, che consenta alcuni chiarimenti necessari anche a tutela della mia onorabilità professionale. Tale comunicazione, stante la situazione, valga altresì come mio comunicato stampa ufficiale. I. Il 3 aprile 2025, con la mia legittima partecipazione alla riunione, sono stato nominato difensore del Collegio di Garanzia tanto nel processo n. 477/2025 R.G. del Tribunale di Cagliari, quanto nel conflitto tra enti n. 2/2025 della Corte costituzionale. Il mandato mi è stato conferito il 4 aprile, e la mia costituzione in entrambi i processi è avvenuta in quella data. In precedenza, l’Ufficio si era avvalso della difesa personale della parte, rinunciando in un primo momento alla difesa tecnica, la quale, una volta adottata, esclude la prima in quanto si tratta di scelte alternative. Stamane è stato messo a mia disposizione dalla Segreteria un verbale, paradossalmente autenticato, da considerarsi però giuridicamente inesistente per difetto di sottoscrizione della Presidente emerita Gemma Cucca, che giustamente non ha ancora provveduto giacché la maggioranza dei componenti presenti, la cui posizione è stata addirittura confermata per iscritto, ha diritto alla precisa ed esatta aderenza di esso al perimetro della discussione e del suo esito. Tale verbale, una volta condiviso dalla Presidente emerita, l’unica a poterlo firmare, dovrà essere, in ogni caso, validamente acquisito agli atti trattandosi di un inderogabile adempimento di doveri d’ufficio inerenti a questioni di giustizia, che continuano a gravare, per continuità funzionale, sull’Ufficio di Presidenza. È in tale contesto, ad ogni modo, che l’Autorità ha valutato il parere dell’Avvocata Generale dello Stato secondo la quale il Collegio «deve considerarsi organo statale soltanto quando esercita le proprie funzioni in ordine alle elezioni del Parlamento italiano; non è più tale, invece, quando – com’è nel caso che qui viene in considerazione – svolge le sue funzioni di vigilanza in ordine alle elezioni del Consiglio regionale della Sardegna, ai sensi dell’art. 4, comma 1, della legge regionale n. 1 del 1994».
Secondo me, è preferibile dire che è stato emanato un provvedimento imputabile all’Amministrazione regionale per avvalimento ai sensi dell’art. 4 della legge regionale n. 1/1994: in ogni caso il risultato non cambia, perché lo Stato, come ha chiarito la Cassazione (Cass. civ., sez. II, 12 luglio 2018, n. 18511; Cass. civ., sez. I, 24 luglio 2003, n. 11473), a priori non ha legittimazione passiva in questi casi, sicché la difesa erariale non può per legge intervenire né alla Consulta, né in Tribunale, e per la medesima ragione. Se ne traggono due corollari. Va da sé, per un verso, che il Collegio non può considerarsi organo statale davanti al Tribunale, e regionale davanti alla Corte costituzionale con riferimento allo stesso atto, e che, per altro verso, il parere dell’Avvocata Generale dello Stato vincola sul piano amministrativo ed erariale, oltre che la stessa Avvocatura Distrettuale di Cagliari per quanto previsto dall’art. 15 del Regio Decreto 30 ottobre 1933, n. 1611, anche il Collegio.
L’unico interesse che ha sempre guidato e guida tuttora la mia condotta è quello istituzionale alla migliore difesa possibile del Collegio di Garanzia: il fatto che tale migliore difesa indirettamente tuteli, come è ovvio e naturale, anche la posizione di chi ha votato in favore dell’ordinanza lo scorso 20 dicembre non lo trasforma in un inesistente interesse personale. Rimarco, d’altra parte, il fatto che ho assunto entrambi gli incarichi a titolo gratuito e con l’esclusione finanche di qualsiasi rimborso di spese di eventuale trasferta, comunicando i mandati all’Università di Cagliari nel rispetto del nostro regolamento accademico: la difesa è solo proiezione dei doveri d’ufficio adempiuti con disciplina ed onore nei lavori del Collegio. Solo soggiungo come il ius postulandi dei professori ordinari a tempo pieno sia funzionale, come ha definitivamente chiarito Cass. civ., sez. un., 12 luglio 2004, n. 12874, ad assumere la difesa e la rappresentanza in giudizio delle amministrazioni dello Stato, degli enti pubblici e di organismi a prevalente partecipazione statale, sicché in ogni caso ho in entrambi i processi gli stessi poteri che avrebbe l’Avvocatura dello Stato se per assurdo potesse difendere organi e/o atti imputabili ad una Regione. II. A quanto mi è dato sapere, in attesa di formali comunicazioni, il Presidente f.f. Poddighe intenderebbe convocare per il 2 maggio p.v. una riunione avente, ben paradossalmente, lo stesso ordine del giorno di quella Per nominare un avvocato esterno di libero Foro, quand’anche – come chiarito dall’ANAC – accettasse di patrocinare gratuitamente, occorrerebbe invece una gara d’appalto e, soprattutto, la dimostrazione di un curriculum migliore del mio, pur considerando assorbente il fatto che la legge a priori preclude il riesame di provvedimenti già perfezionati ed eseguiti. VII.
Conclusivamente, confermo la mia disponibilità a difendere la Corte d’appello sia davanti al Tribunale, sia davanti alla Corte costituzionale. Non rinuncio al mandato né davanti al Tribunale né davanti alla Corte costituzionale. Sia il Collegio di Garanzia, semmai, a revocarmi i mandati alla riunione del 2 maggio p.v., motivandone le ragioni, per me inesistenti, come impone la legge sul procedimento amministrativo. Io parteciperò alla riunione. In ogni caso, un tale ipotetico esito non sortirebbe comunque l’effetto di precludermi di portare la mia voce nel processo: essendo io iscritto all’Albo, sono pronto a costituirmi personalmente a difesa diretta ed autonoma dei miei inviolabili diritti ed interessi, ed indirettamente a difesa del Collegio come prevede l’art. 86 c.p.c. Direi comunque nel mio interesse le stesse cose che direi come avvocato del Collegio.
Deferenti saluti, Cagliari, 23 aprile 2025
avv. prof. Riccardo Fercia