Commissari alle Asl sarde, gli ex direttori generali pronti a fare ricorso
Acciaro: «Politica arrogante». Domani il governo decide se impugnare la riforma sanitaria
Sassari Il consiglio dei ministri si riunirà con tutta probabilità domani e all’ordine del giorno ci sarà anche la richiesta di impugnazione della legge di riforma sanitaria della Sardegna.
Venti giorni fa l’ufficio legislativo del ministero della salute aveva inviato alla presidenza del consiglio dei ministri la richiesta di impugnazione della norma approvata l’11 marzo scorso dal consiglio regionale. E a essere preso di mira dal dicastero c’era proprio il comma 1 dell’articolo 14, quello che prevede, appunto, il commissariamento da parte della giunta regionale delle otto Asl, delle due aziende ospedaliero universitarie e dell’Areus entro 45 giorni.
Nella richiesta inviata al governo il ministero aveva affermato che «è precluso al legislatore regionale prevedere la generica possibilità di nominare un commissario straordinario, senza specificare i motivi ostativi alla sostituzione del direttore generale e senza stabilire le procedure e i requisiti necessari per detta nomina, senza che ciò determini inevitabilmente effetti lesivi della sfera di competenza statale». Questa in estrema sintesi la posizione assunta dal dicastero che aveva citato anche una sentenza della Cassazione a supporto di questa tesi.
L’esito della decisione del governo sembra scontato. Come è scontato che tra maggioranza e opposizione in Regione il fatto susciterà reazioni contrapposte. Da una parte il centro destra rileverà il possibile danno politico ma anche giuridico ed economico che scaturirebbe se le argomentazioni del governo venissero accolte dalla Consulta.
Dai banchi della maggioranza di via Roma a Cagliari, invece, verrà contestato l’atteggiamento dello stesso governo e la sua ingerenza nei confronti di una riforma sanitaria già operativa, con nuovi vertici delle aziende al lavoro. E forse è anche per questo che la presidente Todde non ha voluto attendere altro tempo per silurare i direttori e nominare i commissari.
Ma c’è un’altra partita che si potrebbe presto giocare sempre nelle aule del tribunale, ed è quella che riguarda i direttori generali appena sostituiti.
La reazione dei Dg Ieri i direttori spodestati si sono sentiti e incontrati e per cercare di capire se ci siano le condizioni per adottare una linea di azione comune. Quale sia questa linea è facile prevederlo: la presentazione dei ricorsi avverso le delibere dell’esecutivo appare praticamente certa.
A dare forza a questa ipotesi c’è anche un precedente, quello della ex Dg della Asl di Frosinone Isabella Mastrobuono che nel 2015 fu costretta a lasciare l’incarico dalla giunta Zingaretti. Ha vinto poi il ricorso presentato e la Regione Lazio è stata condannata a risarcire oltre 440 mila euro. C’è anche qualche indizio che fa pensare a ricorsi praticamente pronti. Nella lettera di commiato alla Asl di Cagliari, ad esempio, l’ormai ex direttore generale Marcello Tidore scrive, alla fine, che torna “temporaneamente” al lavoro di dirigente in Regione. Quell’avverbio sembra dire tanto.
Acciaro indignato «Questa cosa non doveva essere fatta – dice l’ex direttore della Asl della Gallura Marcello Acciaro – la politica è diventata arrogante e la sanità invece meriterebbe serenità e stabilità. Alla gente non importa della riorganizzazione e di chi guida le aziende, la gente vuole che i servizi funzionino. Il problema sono i contenuti, non i contenitori. Io avrei voluto confrontarmi sui problemi, su come risolvere la questione dei medici di medicina generale. Sono un tecnico e se mi vogliono cacciare che lo facciano pure, ritorno a fare quello che facevo. Non ho mai fatto ricorsi in passato ma devo dire la verità, questa volta sono indignato. Non mi piace quello che è stato detto nei miei confronti ma soprattutto vorrei che la politica, in generale e di qualsiasi colore sia, la smetta una volta per tutte di interferire con la sanità. Non si possono cambiare le regole ogni tre o quattro anni, perché quando avviene si blocca tutto».