Nuovo stop per la metro a Li Punti
La Regione boccia il tracciato: ricade per pochi metri in un’area vincolata
SASSARI. I progetti per portare la metropolitana fino al quartiere di Li Punti restano fermi al palo. La Regione ha esposto il semaforo rosso al piano studiato dall’Arst e approvato dal consiglio comunale perché una minuscola parte del tracciato ricade in un’area sottoposta a vincoli urbanistici. Si tratta di appena una trentina di metri di un percorso lungo 6,915 chilometri, e la parte incriminata si trova a Predda Niedda, proprio alle spalle del mercato ortofrutticolo. Una svista nella progettazione dell’Arst e anche nell’analisi della Soprintendenza e della commissione Urbanistica di Palazzo Ducale, che nel dicembre scorso aveva approvato una serie di varianti proprio per consentire la modifica del tracciato in risposta alle osservazioni della Soprintendenza.
Il passaggio dei binari di Sirio in un’area vincolata non è però sfuggito al Comitato tecnico regionale per l’urbanistica (Ctru), che sovrapponendo cartografie e consultando le norme paesaggistiche ha riscontrato l’incoerenza e ha subito avvisato il Comune. O si cambia il percorso o i progetti non vanno avanti. Da quella segnalazione sono passati più di tre mesi ma nulla è cambiato. «Abbiamo subito sollecitato l’Arst, titolare del progetto e della linea della metropolitana di superficie, ad apportare la necessaria modifica al progetto – spiega l’assessore ai Lavori pubblici, Salvatore Demontis –, ma ancora non è stato possibile incontrarlo e discutere delle correzioni. Abbiamo anche chiesto di convocare una conferenza di servizi per risolvere ogni impedimento e fare in modo che possa partire subito la gara d’appalto per un primo stralcio dei lavori, quelli che collegheranno i rioni di Santa Maria di Pisa e Sant’Orsola, tanto più che l’incoerenza rilevata dal Ctru riguarda un tratto successivo del tracciato».
Per questa prima fetta di lavori l’Arst ha più volte affermato di avere già pronto il progetto preliminare ma la gara d’appalto non è ancora stata pubblicata. L’insieme delle opere per far arrivare il trenino Sirio fino a Baldinca ha un costo di 78 milioni di euro, finanziati dalla Regione e già destinati alla metropolitana. Il tracciato originario è già stato modificato una prima volta perché l’Arst aveva previsto di far passare i binari nel mezzo di un’area vincolata dalla Soprintendenza ai beni archeologici e ambientali. Si trattava di una zona a ridosso di Sant’Orsola, Borgo di Innoviu, nella quale ci sono le due chiesette romaniche di Santa Barbara e Santo Antonio di Noi Noi. L’intoppo è stato aggirato inserendo nel progetto un viadotto di circa 600 metri che da Sant’Orsola sovrappassa la statale 131 immettendosi a Predda Niedda, all’altezza di Bricoman. Da qui i binari proseguono verso il mercato ortofrutticolo, dove, si è scoperto adesso, ricadono per una trentina di metri appena in un’altra zona vincolata, prima di proseguire per Li Punti, in via Pasella e terminare a Baldinca, dove Sirio farà capolinea. In origine a Baldinca era prevista anche la realizzazione di una stazione di ricovero dei mezzi della metropolitana, ma anche questa idea è stata stralciata perché ritenuta troppo invasiva per gli oliveti della zona. I progettisti hanno quindi ripiegato per un ampliamento del deposito Arst di viale Sicilia, dove già ora sostano i vagoni di Sirio. «L’Arst è un ente molto più complesso del Comune e comprendiamo le difficoltà materiali che ci sono per accelerare l’iter burocratico e tecnico e mandare in appalto i lavori – commenta Demontis –ma il progetto della metropolitana di superficie non può restare in stand by. Noi garantiamo la massima disponibilità della struttura comunale per arrivare al più presto a una soluzione che faccia uscire dalla situazione di stallo».