Tasi, un’altra mazzata sui contribuenti
In una città schiacciata dalla crisi, la nuova tassa “erede” dell’Imu prevede un aumento superiore al 300 per cento
PORTO TORRES. In una città avvolta da una crisi economica senza precedenti, con migliaia di disoccupati e dalla numerosa fila che frequenta quotidianamente i Servizi sociali, arriva anche il nuovo balzello della Tasi che i cittadini dovranno pagare in due rate il 16 giugno e il 16 dicembre. La nuova tassa comunale si potrà pagare anche in unica soluzione entro il 16 giugno, e deve essere calcolata e versata dai contribuenti utilizzando il modello F24 o tramite apposito bollettino di conto corrente postale. Il presupposto impositivo è il possesso o la detenzione di fabbricati, compresa l’abitazione principale e aree edificabili, e serve alle casse municipali per pagare i cosiddetti servizi indivisibili quali illuminazione pubblica, manutenzione strade, verde: fa parte del “tris” racchiuso nella nuova imposta unica comunale denominata Iuc, comprendente Tasi, Imu e Tari. l’aliquota di base della Tasi è fissata dalla legge nell’1 per mille, caricata unicamente sulla prima casa, ma l’amministrazione comunale ha scelto il livello massimo consentito dalla legge, 2,5 per mille della rendita dell’immobile ai fini Imu, senza alcuna riduzione o detrazione. Venerdì mattina la delibera del regolamento per la disciplina del Tributo sui servizi indivisibili è stata approvata con gli undici voti della maggioranza consiliare che a sua volta ha votato contro i dieci emendamenti definiti di equità sociale presentati dai gruppi di opposizione. La minoranza ha contestato la modalità “fai da te” su cui ognuno dovrà calcolarsi il tributo dovuto, ossia compilare il bollettino e andare allo sportello, chiedendo con un emendamento (bocciato) l’istituzione di un ufficio a supporto dell’utenza. «Anche quest’anno si è dimostrato scarso coraggio e scarsa fantasia nell’applicare la fiscalità locale _ ha detto Luciano Mura – , che avrà come effetto un diffuso aumento del prelievo soprattutto nei confronti di coloro i quali, possessori di prima casa, non avevano fino ad oggi pagato alcunché o cifre irrisorie di Imu: una famiglia con due figli a carico e rendita catastale di 400 euro versava 36 euro di Imu, mentre con la Tasi l’imposta da versare sarà di 168 euro, oltre il 300 per cento». Il prossimo mese saranno chiamati alla cassa i 5455 contribuenti della città interessati da questa nuova tassa, e il sindaco Beniamino Scarpa sostiene che questo tributo è un passaggio propedeutico all’approvazione del bilancio di previsione per accelerare le spese dell’ente. «La scelta sull’applicazione della Tasi va in direzione del mantenimento dei servizi essenziali – ha detto – e in base alle informazioni certe sulle prossime entrate, numeri alla mano, avremo un occhio attento nel ridurre la tassazione”. Chissà cosa diranno però i possessori di molti immobili di periferia, che per rendita catastale pagheranno cifre esose a fronte di strade scassate, pubblica illuminazione inesistente, verde inadeguato e assenza di vigile urbano da molto tempo.