La Nuova Sardegna

SASSARI. Tra gli immobili di proprietà comunale citati dall’assessore comunale Alessio Marras come «una giungla da riordinare» si fa riferimento ad un'immobile in via Sant’Anna in cui abitava l’ex sindaco Raimondo Rizzu. Ci terremmo a precisare che la famiglia, tra cui l’Avvocato, risiedevano come affittuari (dapprima del privato Tomè, poi della Fondazione Tomè ed infine del comune) dal 1941 pagando un regolare canone di locazione». Così la famiglia dell’ex primo cittadino sassarese che sottolinea: «Negli anni ’80 quando l’avvocato divenne sindaco, era già residente nell’immobile da più di 40 anni, per cui non vi abitava in virtù di un privilegio per aver governato la città. A testimonianza di questo vi è il fatto che il Comune, tramite l’Ufficio Patrimonio, riscuota con l’invio di appositi bollettini, il canone d’affitto. Alla morte dell’avvocato Rizzu, avvenuta il 2 agosto del 2015, nell’immobile abitava ancora la sorella. L’assessore Marras si chiede a che titolo lo faccia, bè di certo non come retaggio di un privilegio, ma pagando regolarmente una quota mensile all’ufficio preposto del comune, che men che mai si fa carico anche delle utenze. Ci teniamo, come familiari, a precisare quanto detto, perchè sicuramente il comune possiede immobili concessi gratuitamente ad associazioni ed enti, situazione che grava sulle casse comunali, ma non essendo questo il caso, è stato erroneamente indicato anche il nominativo dell’avvocato Rizzu tra questi e credo sia doveroso, non potendolo purtroppo fare lui, chiarire l’accaduto visto che in vita, per la suà onestà e correttezza non ha mai approfittato della carica che aveva rivestito ed oggi, ancor meno, si sognerebbe di farlo un fratello o una sorella».