Pane, bollicine e tanta testardaggine
di Salvatore Santoni
A Sennori Mario Cattari ha aperto la Boulangerie mentre scattava la serrata
01 aprile 2020
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SENNORI. Le vetrine tirate a lucido, i dipendenti con le divise inamidate, il forno pronto a sfornare ogni ben di dio e quell’inconfondibile fragranza di salumi appena affettati che bagna le fauci. A metà marzo, in due piani di via Roma 12, a Sennori, era tutto pronto per varare la Boulangerie con una cascata di prelibatezze e bollicine da servire in una sala da quaranta posti. Sul più bello è però arrivata la doccia fredda: la serrata generale dettata dall’epidemia di coronavirus.
Ma Mario Cattari, 50enne imprenditore sennorese con alle spalle 24 anni nel settore della panificazione, non si è dato per vinto «Ho aperto il 18 marzo e nessuno sapeva niente – racconta –. Non abbiamo fatto pubblicità, e quindi sapevo che sarebbe stato difficile. Ma la cocciutaggine mi ha salvato». L’avvio dell’attività è costata tanto tempo e sacrifici economici. «Mi sono giocato tutti i risparmi – aggiunge l’imprenditore –. Ho lasciato il precedente lavoro e scommesso tutto sulla Romangia: ho cercato un posto adatto nella mia Sennori e avviato soltanto i servizi consentiti dalle restrizioni: salumeria, panetteria e prodotti confezionati come conserve, vini, birre di importazione. E appena passata questa crisi potrò avviare le degustazioni dei vini nella nostra sala interna». L’inaugurazione era prevista a metà febbraio, qualche imprevisto ha costretto l’imprenditore al rinvio a marzo. L’idea era un’inaugurazione in grande stile, che è scritto nel dna della Boulangerie, purtroppo le norme per il contenimento del contagio sono scattate in quei giorni. «C’è stato un momento in cui mi sentivo abbattuto – riprende Mario Cattari – poi ho pensato che avevo investito tutti i risparmi e se non fossi partito subito avrei perso tutto. Di questo devo ringraziare la mia compagna, che mi ha incoraggiato a non mollare». Ora l’azienda di Mario Cattari cresce di giorno in giorno. Il panificio è a pieno regime e le leccornie enogastronomiche sono una calamita cui è difficile resistere. E, nonostante sia stato attivato il servizio a domicilio, gran parte delle vendite sono vis-à-vis. «Grazie al Comune – conclude l’imprenditore – siamo entrati nel circuito delle consegne a domicilio che, come tutti, stiamo effettuando gratuitamente. Ma la maggior parte delle persone viene anche per la curiosità di vedere il nuovo locale. I sennoresi hanno risposto alla grande e siamo molto contenti».
Ma Mario Cattari, 50enne imprenditore sennorese con alle spalle 24 anni nel settore della panificazione, non si è dato per vinto «Ho aperto il 18 marzo e nessuno sapeva niente – racconta –. Non abbiamo fatto pubblicità, e quindi sapevo che sarebbe stato difficile. Ma la cocciutaggine mi ha salvato». L’avvio dell’attività è costata tanto tempo e sacrifici economici. «Mi sono giocato tutti i risparmi – aggiunge l’imprenditore –. Ho lasciato il precedente lavoro e scommesso tutto sulla Romangia: ho cercato un posto adatto nella mia Sennori e avviato soltanto i servizi consentiti dalle restrizioni: salumeria, panetteria e prodotti confezionati come conserve, vini, birre di importazione. E appena passata questa crisi potrò avviare le degustazioni dei vini nella nostra sala interna». L’inaugurazione era prevista a metà febbraio, qualche imprevisto ha costretto l’imprenditore al rinvio a marzo. L’idea era un’inaugurazione in grande stile, che è scritto nel dna della Boulangerie, purtroppo le norme per il contenimento del contagio sono scattate in quei giorni. «C’è stato un momento in cui mi sentivo abbattuto – riprende Mario Cattari – poi ho pensato che avevo investito tutti i risparmi e se non fossi partito subito avrei perso tutto. Di questo devo ringraziare la mia compagna, che mi ha incoraggiato a non mollare». Ora l’azienda di Mario Cattari cresce di giorno in giorno. Il panificio è a pieno regime e le leccornie enogastronomiche sono una calamita cui è difficile resistere. E, nonostante sia stato attivato il servizio a domicilio, gran parte delle vendite sono vis-à-vis. «Grazie al Comune – conclude l’imprenditore – siamo entrati nel circuito delle consegne a domicilio che, come tutti, stiamo effettuando gratuitamente. Ma la maggior parte delle persone viene anche per la curiosità di vedere il nuovo locale. I sennoresi hanno risposto alla grande e siamo molto contenti».