Scoppia condotta Abbanoa allagati garage e cantine
di Gavino Masia
Disagi in tutta la città che è rimasta senz’acqua per quasi tutta la mattina Gravi danni per la famiglia dell’ex sindaco Pani: distrutto un archivio storico
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PORTO TORRES. Uno scoppio improvviso della condotta in ghisa che trasporta l’acqua alle abitazioni, alle 2 di ieri mattina, ha svegliato i residenti della parte iniziale di via Ettore Sacchi e allagato completamente la tavernetta di un’abitazione. Sembrava una scena di un nubifragio, perché l’acqua è uscita copiosa dalla strada, raggiungendo la fine di viale delle Vigne.
Si tratta infatti del collettore principale di distribuzione della società Abbanoa, che ha gonfiato letteralmente il marciapiede facendo scorrere quantità enormi in tutta l’arteria stradale. L’acqua si è però riversata anche all’interno della cantina e del garage della famiglia Pani, superando il metro di altezza e creando apprensione, ed è stato necessario l’intervento tempestivo dei vigili del fuoco del distaccamento locale per portare in strada un’auto Micra e metterla in sicurezza.
La rottura del tubo ha causato un amaro risveglio anche a tutta la città, che si è trovata da un momento all’altro con i rubinetti all’asciutto e con qualche preoccupazione perché nel frattempo non era stato diramato alcun avviso di interruzione del servizio pubblico da parte di chicchessia. Una situazione di disagio che ha comunque accompagnato la popolazione fino a metà mattinata, quando i tecnici di Abbanoa sono finalmente riusciti a riparare la grossa perdita e a far ritornare l’acqua nelle case dei turritani.
La protesta ha ovviamente raggiunto anche i social, dove la gente si è voluta sbizzarrire con parole al vetriolo per ricordare i disservizi causati negli anni scorsi dall’ente gestore. Lo scoppio improvviso alle 2 del mattino è stato sentito da un giovane che transitava in quel momento in sella alla sua moto nella via Ettore Sacchi: ha visto un fiume uscire da sotto il marciapiede e si è reso subito conto del grave danno alla condotta dell’acqua in ghisa, esplosa per usura a causa della pressione. La maggior parte dei metri cubi d’acqua sono andati a finire nel garage e nella tavernetta dove vivono i familiari del compianto dottor Pietro Pani, ex sindaco e amministratore del Comune, creando un allagamento tipico delle alluvioni che ha invaso rapidamente i locali privati.
I danni sono ingenti e gran parte degli arredi e delle suppellettili sono inzuppati. Anche una marea di documenti dello storico medico di Porto Torres, purtroppo, sono stati distrutti dalla forza dell’acqua. La famiglia coinvolta si riserva il diritto di chiedere un risarcimento per quello che ha subito, ma la cosa più importante, ovvero i loro ricordi sono andati persi. Carabinieri e vigili del fuoco hanno dato supporto alla famiglia coinvolta, fino a quando la situazione non è ritornata alla normalità. L’acqua ha raggiunto la sala della tavernetta dove l’associazione "Civiltà è progresso" preparava, negli anni scorsi, le strategie da mettere in campo per difendersi dai disservizi di Abbanoa.
Si tratta infatti del collettore principale di distribuzione della società Abbanoa, che ha gonfiato letteralmente il marciapiede facendo scorrere quantità enormi in tutta l’arteria stradale. L’acqua si è però riversata anche all’interno della cantina e del garage della famiglia Pani, superando il metro di altezza e creando apprensione, ed è stato necessario l’intervento tempestivo dei vigili del fuoco del distaccamento locale per portare in strada un’auto Micra e metterla in sicurezza.
La rottura del tubo ha causato un amaro risveglio anche a tutta la città, che si è trovata da un momento all’altro con i rubinetti all’asciutto e con qualche preoccupazione perché nel frattempo non era stato diramato alcun avviso di interruzione del servizio pubblico da parte di chicchessia. Una situazione di disagio che ha comunque accompagnato la popolazione fino a metà mattinata, quando i tecnici di Abbanoa sono finalmente riusciti a riparare la grossa perdita e a far ritornare l’acqua nelle case dei turritani.
La protesta ha ovviamente raggiunto anche i social, dove la gente si è voluta sbizzarrire con parole al vetriolo per ricordare i disservizi causati negli anni scorsi dall’ente gestore. Lo scoppio improvviso alle 2 del mattino è stato sentito da un giovane che transitava in quel momento in sella alla sua moto nella via Ettore Sacchi: ha visto un fiume uscire da sotto il marciapiede e si è reso subito conto del grave danno alla condotta dell’acqua in ghisa, esplosa per usura a causa della pressione. La maggior parte dei metri cubi d’acqua sono andati a finire nel garage e nella tavernetta dove vivono i familiari del compianto dottor Pietro Pani, ex sindaco e amministratore del Comune, creando un allagamento tipico delle alluvioni che ha invaso rapidamente i locali privati.
I danni sono ingenti e gran parte degli arredi e delle suppellettili sono inzuppati. Anche una marea di documenti dello storico medico di Porto Torres, purtroppo, sono stati distrutti dalla forza dell’acqua. La famiglia coinvolta si riserva il diritto di chiedere un risarcimento per quello che ha subito, ma la cosa più importante, ovvero i loro ricordi sono andati persi. Carabinieri e vigili del fuoco hanno dato supporto alla famiglia coinvolta, fino a quando la situazione non è ritornata alla normalità. L’acqua ha raggiunto la sala della tavernetta dove l’associazione "Civiltà è progresso" preparava, negli anni scorsi, le strategie da mettere in campo per difendersi dai disservizi di Abbanoa.