Reti fantasma rimosse dalla Guardia costiera
Attraverso il progetto Mare Nostrum Rotary i sub della Marina ne hanno raccolto circa seicento metri
13 febbraio 2022
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PORTO TORRES. Le reti fantasma rappresentano da sempre una minaccia sempre più grave per la fauna acquatica del golfo dell’Asinara. Reti abbandonate dai pescatori abusivi o incagliate nel fondale marino, che diventano trappole per i pesci di ogni dimensione. La conferma è arrivata nei giorni scorsi attraverso il progetto Mare Nostrum Rotary – programma pluriennale internazionale promosso dal Rotary Club Milano con l’obiettivo di promuovere e curare il benessere degli ecosistemi acquatici e la nostra salute – dove sono stati raccolti seicento metri di reti fantasma nei fondali del golfo dell’Asinara dal IV nucleo sub della Guardia costiera. L’iniziativa è stata sviluppata con il coinvolgimento dei giovani Rotaract e resa possibile dalla sinergica collaborazione con il Comando generale del corpo delle Capitanerie di porto, che ha curato i rapporti con un'azienda abilitata al trasporto di questo tipo di rifiuti speciali. Le reti fantasma rilasciano nel tempo microplastiche che vengono ingerite dagli animali ed entrano poi nella nostra catena alimentare.
Il nucleo subacqueo della Guardia costiera, proveniente da Cagliari, ha eseguito il delicato intervento di ricerca per la loro rimozione: in mare sono intervenuti un battello pneumatico, una motovedetta dedicata all'attività di polizia marittima e un'altra più grande che ha fornito il necessario supporto per il trasporto dell'attrezzatura. Le attività sono state seguite a terra dal comandante dell’Autorità marittima, capitano di fregata Gabriele Peschiulli, dal responsabile di Mare Nostrum, Gabriele Grandini e dall'assessore comunale all'Ambiente Massimiliano Ledda. Presenti anche il fotografo Mauro Manunza e il presidente del Rotary turritano Paolo Pinna insieme ai giovani del Rotaract locale. Altre analoghe operazioni all’interno del golfo dell’Asinara sono in fase di programmazione da parte della Guardia costiera. (g.m.)
Il nucleo subacqueo della Guardia costiera, proveniente da Cagliari, ha eseguito il delicato intervento di ricerca per la loro rimozione: in mare sono intervenuti un battello pneumatico, una motovedetta dedicata all'attività di polizia marittima e un'altra più grande che ha fornito il necessario supporto per il trasporto dell'attrezzatura. Le attività sono state seguite a terra dal comandante dell’Autorità marittima, capitano di fregata Gabriele Peschiulli, dal responsabile di Mare Nostrum, Gabriele Grandini e dall'assessore comunale all'Ambiente Massimiliano Ledda. Presenti anche il fotografo Mauro Manunza e il presidente del Rotary turritano Paolo Pinna insieme ai giovani del Rotaract locale. Altre analoghe operazioni all’interno del golfo dell’Asinara sono in fase di programmazione da parte della Guardia costiera. (g.m.)