La Nuova Sardegna

Sassari

Ozieri, pioggia di euro per la pizzeria speciale

Barbara Mastino
Ozieri, pioggia di euro per la pizzeria speciale

Premiato dalla Cei il progetto della Caritas diocesana che dà lavoro anche a ragazzi con problemi o disabilità

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OZIERI. La commissione 8x1000 della Cei premia ancora una volta un progetto della Caritas di Ozieri, curato dalla cooperativa Spes, suo braccio operativo. È pari a 100mila euro il fondo stanziato per PizStop, la pizzeria-gastronomia aperta a novembre che impiega personale specializzato e ragazzi “speciali”, che difficilmente avrebbero trovato opportunità di lavoro altrove. La validità del progetto, denominato “Al Centro” perché riguarda un’impresa al centro della città - che come tutti quelli della Caritas di Ozieri è programmato per autosostenersi, secondo i canoni della Caritas internazionale -, è stata premiata con una comunicazione giunta qualche giorno fa a don Mario Curzu, direttore della Caritas Ozieri. «Nella diocesi è la Spes a essere sempre stata gestore delle iniziative a valere sull’8x1000 Cei, proposti e attuati dalla Caritas – dice don Mario –. Progetti che hanno dato vita a percorsi di inclusione sociale».

«Dopo la vigna Don Salis, la cantina, il panificio, la casa Marinella, sedi lavorative di dipendenti Spes, con attività avviate o proseguite con il contributo 8xmille – dice il presidente Spes Tonino Becciu – ancora una volta la Caritas non manca di darci fiducia riconoscendo meritevole il progetto che prevede l’inserimento socio-lavorativo di 9 persone per almeno 10-12 mesi».

La Spes ha avviato il PizStop a novembre anche senza la sicurezza - ma confidando, vista la validità e l’autosostenibilità del progetto - di poter avere un contributo Cei, e nei mesi trascorsi l’idea della “Pizza che sa di inclusione” si è dimostrata valida. “Al centro” è un luogo fisico - la piazza principale di Ozieri - , luogo «dove realizzare la centralità della persona, un luogo-laboratorio - dice ancora Becciu - che scommette sull’impossibile, che si apre all’inclusione di chi è di solito considerato poco appetibile per il mondo del lavoro perché privo di esperienze lavorative o di competenze specifiche. Un luogo inclusivo che vuole rendere operativa la carità dando dignità alle persone che abitano le periferie esistenziali, la cui storia racconta infinite richieste di aiuto, esperienze di fallimento, solitudine, esclusione, sofferenze mentali e dipendenze. Un progetto che attraverso la proposta di attività laboratoriali, ludico-ricreative e pastorali, diviene espressione dell'azione della Chiesa diocesana che desidera promuovere occasioni di incontro per ogni ambito di vita, secondo l’approccio dell’ecologia integrale che sostiene che “tutto è connesso”: vita, famiglie, ragazzi, lavoro, volontariato, tempo libero, fede».

«Da sempre realizziamo progetti che pongono al centro coloro che Papa Francesco definisce “lo scarto” della società» - aggiunge il vescovo Corrado Melis -. La Diocesi di Ozieri, attraverso la Caritas diocesana e le caritas parrocchiali, risponde ai bisogni primari di numerose famiglie attraverso interventi che seppur importanti non sono risolutivi. L’esperienza di collaborazione con la Spes – prosegue il vescovo – rivela che un cambiamento significativo nella vita delle persone è determinato dall’inserimento socio-lavorativo che la Spes attua anche attraverso i progetti 8xmille».

E il successo dell’iniziativa si vede chiaro nelle parole di Sara, 19enne beneficiaria del progetto: «Sono grata alla Spes perché non potendo fare l’università ho avuto questa opportunità di lavorare. Quando diventerò adulta saprò fare qualcosa in più». E nelle parole di Stefano, 45enne, alla sua prima esperienza lavorativa: «Le mie giornate sono cambiate in meglio. Mi piace passare in pizzeria anche quando non sono in servizio perché mi piace la compagnia della nostra grande, grande squadra!».

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