Il Comune di Sassari cerca casa in centro, on line il bando da un milione
Gli appartamenti saranno destinati all’housing sociale
Sassari Il Comune fa shopping nella città murata, o almeno ci prova. È on line da qualche giorno l’avviso firmato dal settore Contratti pubblici e politiche della casa per raccogliere manifestazioni di interesse finalizzate all’acquisto di beni immobili residenziali, da destinare ad alloggi di edilizia residenziale sociale da assegnare in locazione a canone agevolato, per l'importo massimo di 1 milione. L’operazione fa parte del ricco pacchetto Pinqua e, unitamente ad altri immobili già di proprietà comunale, serve a incrementare il patrimonio da utilizzare per l'attivazione dell'housing sociale nel centro storico, rappresentando la quota di cofinanziamento del Comune.
Il progetto Pinqua, finanziato con 15 milioni dal Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili e seguito da un’unità di progetto dedicata guidata dal Dg Claudio Castagna, ha come suo intervento principe il recupero dell’ex hotel Turritania, un progetto da 5 milioni e mezzo, per il quale di recente è andato a bando l’appalto integrato complesso (l’affidamento congiunto della progettazione e dell'esecuzione dei lavori), e nel quale, tra le altre cose, verranno ricavati 18 appartamenti da dedicare all’housing sociale. Il “programma innovativo nazionale per la qualità dell'abitare” prevede poi il restauro di una serie di edifici pubblici nella città murata, sempre da dedicare ad alloggi a canone calmierato: due in via Canopolo, uno nel Corso, uno in vicolo del Campanaro, uno in via Fontana e uno in via Esperson, uno in via delle Murate, con l’importo complessivo dei lavori da assegnare (e da chiudere entro il 30 marzo 2024) che supera i 3,5 milioni.
C’è poi il progetto di riqualificazione di piazza Sant’Antonio, piazza San Donato e Lardo Monache Cappuccine: 5 milioni di lavori da affidare tra febbraio e maggio 2023 e chiudere entro marzo 2026.
L’ultimo bando comunale è insomma un tassello di un puzzle complesso, che si spera vada al suo posto. I criteri per l’acquisizione degli immobili fissati da Palazzo Ducale (che ricevute e vagliate le offerte si riserva comunque di non portare avanti il procedimento), sono infatti piuttosto stringenti e potrebbero rendere difficile trovare edifici adeguati. Gli immobili infatti dovranno essere non locati, pronti da abitare senza interventi, avere superficie residenziale utile netta non inferiore a 45 mq e non superiore a 95 e, per i più grandi, avere tre camere da letto, di cui una matrimoniale. Avere, davvero raro nel centro storico, il livello minimo di prestazione energetica pari alla classe C ed essere conformi alle vigenti disposizioni legislative e regolamentari in materia urbanistico-edilizia, igienico-sanitaria, di contenimento del consumo energetico, di sicurezza degli impianti e di abbattimento delle barriere architettoniche. Premialità, in caso di offerte che superino la dotazione prevista, sono la costruzione più recente, sono la contabilizzazione individuale dei consumi idrici e di riscaldamento, le caratteristiche di risparmio energetico degli alloggi e le tipologie di alloggio, con premi per i piani terra o per quelli con ascensore funzionante.
Delle vere “chicche” per le normali caratteristiche costruttive di gran parte del centro storico, che il Comune spera di trovare ed è disposto ad acquistare per provare a ridare linfa vitale al cuore malato della città.