Pestaggio a martellate a Sennori: misura cautelare per il 17enne
Il gip del Tribunale per i minorenni impone l’obbligo di restare a casa
Sennori Obbligo di dimora in casa per il ragazzo di 17 anni che durante il periodo di carnevale (il 19 febbraio) aveva colpito e ferito a martellate Patrizio Carboni di 22 anni. La misura cautelare è stata decisa dal giudice delle indagini preliminari del Tribunale per i minorenni di Sassari a conclusione dei tutti gli accertamenti. Il ferito era stato soccorso e trasportato in ambulanza all’ospedale di Sassari dove aveva ricevute le cure per le lesioni subite durante la violenta aggressione. Gli erano stati assegnati 60 giorni di cure. Le indagini erano state affidate agli agenti della III Sezione della squadra mobile della Questura di Sassari che avevano ricostruito i fatti. A conclusione dell’attività (e dopo avere sentito alcuni testimoni) gli investigatori avevano appurato che la vittima si trovava in un bar di Sennori per festeggiare il carnevale. A un certo punto all’interno del locale si era sviluppata una discussione piuttosto animata per futili motivi, che poi era degenerata nello scontro fisico. Terminata la lite dentro il bar, lo scontro era proseguito all’esterno del pubblico esercizio. Patrizio Carboni era stato raggiunto dal minore armato di un martello (che era stato sfilato da uno dei carri allegorici presenti alla sfilata) che si era scagliato contro il giovane colpendolo per due volte al volto con il martello rivestito con gomma dura. L’arma utilizzata per l’aggressione era stata recuperata dagli investigatori e posto sotto sequestro.
Il 17enne era stato denunciato in stato di libertà alla procura del Tribunale per i minorenni di Sassari con l’accusa di lesioni aggravate. L’attività era proseguita con ulteriori accertamenti che avevano poi portato alla definizione del rapporto consegnato al pubblico ministero che ha seguito la vicenda.
Ora la decisione del gip che ha emesso il provvedimento cautelare che dispone, appunto, l’obbligo della permanenza a casa del minore. Non si tratta di una misura di custodia cautelare ma è solo equiparata ad essa ed è cosa un po’ diversa dalla detenzione domiciliare applicata agli adulti. Le verifiche sull’episodio avevano escluso la responsabilità di altre persone. (cr.sas.)
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