Piandanna, confermato l’omicidio. Un 80enne bastonato e bruciato per gelosia
Nella notte la Polizia ha fermato il presunto killer, un 48enne
Sassari Svolta nelle indagini sul “giallo di Piandanna”, cioè il ritrovamento ieri, sabato 26, di un cadavere carbonizzato in un oliveto nei pressi dell’Orto botanico di Sassari. Durante la notte la squadra volante ha eseguito il fermo di un 48enne, Antonio Fiori – difeso dagli avvocati Elisabetta Udassi e Roberto Risi – per l’omicidio di Nicola Pasquarelli, 80enne originario di Ittiri ma residente a Sassari.
Sabato sera sul posto, in un dirupo, la polizia scientifica ha accertato la presenza di resti riconducibili ad un corpo umano bruciato. Ipotesi poi corroborata dalla valutazione del medico legale, che ha eseguito l’esame autoptico sul corpo.
Successivamente, dall’attività di indagine svolta dai poliziotti della squadra mobile, coordinati dal sostituto procuratore di turno, è emerso che i resti apparterrebbero ad un uomo di circa 80 anni, che sarebbe stato colpito con un bastone al termine di una lite, per motivi di gelosia, da parte di un altro uomo (circa 48 anni), il quale avrebbe poi dato fuoco al corpo. Nei confronti del quarantottenne, in nottata, il pubblico ministero ha disposto il fermo di indiziato per i reati di omicidio, occultamento di cadavere e furto.
La segnalazione del cadavere era arrivata da una donna, che, in stato confusionale, ha riferito ai poliziotti circa presenza dei resti nel campo di via Piandanna. Dall’attività di indagine é emerso che, al termine di una lite verbale, avvenuta circa due settimane fa, la vittima sarebbe stata colpita alla nuca e, privo di vita, il suo corpo sarebbe stato dato alle fiamme appiccate con della benzina. Successivamente, il 48enne si sarebbe recato a casa della vittima per impossessarsi di denaro e carte bancomat.