Stalking contro il figlio e la nuora: a Sassari chiesta la condanna di un 73enne
I fatti a Ossi: tra gli atti persecutori spari in giardino, sputi e danni alle auto
Sassari Un anno e quattro mesi di reclusione per quelle condotte che il pubblico ministero Antonio Pala ha ritenuto gravi e che a suo giudizio meritano la condanna dell’imputato. Atti persecutori che un padre di 73 anni avrebbe commesso contro il proprio figlio e la moglie di lui, ossia sua nuora. Comportamenti che non si sarebbero “limitati” a parole offensive, bestemmie e imprecazioni ma si sarebbero spinti anche a gesti e azioni che avevano reso impossibile la vita alla coppia, marito e moglie di 44 e 46 anni.
Un padre – e suocero – diventato così tanto esasperante che a un certo punto suo figlio e sua nuora sono stati costretti a sporgere una denuncia ai carabinieri di Ossi per stalking e lui è finito a processo davanti al giudice Paolo Bulla per atti persecutori. A ricostruire i numerosi e pericolosi comportamenti del pensionato (difeso dagli avvocati Marco Piras e Paolo Spano) è stato lo stesso pubblico ministero. Che ha ricordato come in un’occasione l’imputato avrebbe anche sparato all’interno del giardino di casa della coppia. Nei suoi confronti era stata anche disposta la misura cautelare del divieto di avvicinamento alle persone offese e ai luoghi da loro frequentati.
Le condotte persecutorie sarebbero cominciate dieci anni fa contro il 44enne e la 46enne (parti civili nel processo con gli avvocati Stefano Porcu e Luigi Polano). Il 73enne si sarebbe “introdotto illecitamente nella loro proprietà”, scriveva il pubblico ministero. Avrebbe anche “ostacolato l’esercizio di lavori edili nella loro abitazione” e, fregandosene della privacy, avrebbe persino “aperto le alette delle persiane per guardare all’interno dell’appartamento”. Il disprezzo dell’anziano andava anche oltre: quando gli capitava di incontrarli “sputava verso di loro” e li avrebbe “fotografati di continuo”. Ancora, avrebbe “danneggiato” le loro auto sotto casa e “buttato nella loro proprietà immondizia, briciole e altro”. E avrebbe anche portato via la frutta dagli alberi del loro giardino. Alcune di queste azioni sarebbero state riprese da una telecamera installata in casa.
Ieri hanno discusso anche i difensori dell’imputato e le parti civili. I primi hanno chiesto l’assoluzione i secondi la condanna, sulla stessa linea del pm. Il 15 luglio eventuali repliche e la sentenza.