La Nuova Sardegna

Sassari

Tribunale

Minacce e lesioni alla ex, nuova condanna per Claudio Dettori

di Nadia Cossu
Minacce e lesioni alla ex, nuova condanna per Claudio Dettori

Sassari, un anno e 10 mesi di reclusione al 27enne che sta scontando l’ergastolo per l’omicidio del barista Antonio Fara

05 luglio 2024
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Sassari «Mi perseguitava, era ossessionata. Così, dopo averle chiesto più volte di starmi lontano l’ho presa di peso per metterla nel cassonetto della raccolta della carta, perché per me lei era come qualcosa che mi sentivo appiccicato addosso, di cui mi volevo liberare».

Erano state queste, nell’udienza ad aprile dell’anno scorso, le parole di Claudio Dettori, il 27enne sassarese condannato in via definitiva all’ergastolo per l’omicidio di Antonio Fara, barista di 47 anni ucciso a martellate nel suo appartamento la sera del 22 aprile 2021. Ieri, 5 luglio 2024, il giudice Antonietta Crobu l’ha condannato a un anno e dieci mesi per minacce e lesioni alla ex fidanzata. Il pubblico ministero, al termine della sua discussione, aveva chiesto una condanna a oltre tre anni di reclusione.

Difeso dall’avvocato Giuseppe Onorato, Dettori è quindi comparso ancora una volta in aula per rispondere di un’aggressione avvenuta in via Tavolara e che era stata ripresa con lo smartphone da un passeggero che era a bordo di un autobus. Era gennaio del 2019 e quel video – diventato ben presto virale – aveva immortalato il 27enne mentre litigava con la sua ex ragazza davanti alla fermata degli autobus dell’Atp. Per l’avvocato Onorato quel giorno Dettori fu palesemente provocato dalla ex che lo avrebbe «infamato davanti a tutti e bloccato contro un’inferriata. Nel video si vede lui che avverte lei, le dice: “Mollami, allontanati”. E poi: “Conto fino a tre. Poi ti butto nel cassonetto”. E lei rispondere: “Dai, fallo, cosa aspetti: uno due tre quattro e cinque”».

Ed è a quel punto che Claudio Dettori l’aveva presa di peso, caricata sulle spalle per poi fermarsi davanti a un contenitore dell’immondizia, in via Tavolara davanti al gazebo Atp. A quel punto aveva poggiato per terra la ragazza, per poi riscaraventarla per terra con una mossa di wrestling. Lei si era rialzata e lo aveva schiaffeggiato. La giovane era andata al pronto soccorso perché aveva riportato diverse lesioni e le erano stati assegnati dodici giorni di cure.

Per il legale dell’imputato si trattò di «legittima difesa, voleva liberarsi da quel blocco che la ragazza aveva imposto e lo ha confermato anche un testimone». Per Dettori è arrivata però la condanna.

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