Aggiudicata la gestione del Punta Bianca a Platamona: si chiamerà White Point
L’imprenditore sassarese Pietro Lai al lavoro per far partire i servizi balneari entro i primi giorni di agosto. Il progetto portato avanti insieme ai soci del consorzio turistico Bluspirit
Sassari La rinascita del lido Punta Bianca non è più un semplice auspicio. Lo storico stabilimento balneare di Platamona, chiuso ai tempi del Covid e mai più riaperto, ha un nuovo gestore. È l’imprenditore sassarese Pietro Lai, già conosciuto come titolare del Borgo di Torre Tonda. Manca ancora l’ufficialità, ma non sembrano esserci più dubbi sulla scelta effettuata dalla commissione giudicatrice regionale, che ha confrontato le quattro offerte ammesse alla gara per la ristrutturazione e la gestione nei prossimi sei anni dello stabilimento.
La rinascita della struttura, che cambierà nome diventando White Point così da attirare le attenzioni anche nel mercato turistico del Nord Europa, avverrà in due tempi. Il primo si svolgerà questa estate, con il tentativo di far cominciare entro i primi di agosto i servizi in spiaggia: «Ci tengo particolarmente, soprattutto per quel che riguarda il progetto con la cooperativa “Sociale Etica” di Alice Capone, una scuola estiva dedicata a circa 50 bambini con la sindrome di Down» spiega Lai. Il secondo tempo ha un respiro più lungo e comprende i lavori di messa in sicurezza, ristrutturazion e ammodernamento dello stabilimento: «Li finiremo entro la prossima estate, per un’apertura a pieno regime» assicura Lai. L’imprenditore sassarese non sarà solo, nella gestione del Punta Bianca: «Lavorerò insieme al consorzio turistico Bluspirit di cui sono vice presidente».
Il consorzio è stato costituito a ottobre del 2023, conta 167 aziende iscritte per un fatturato complessivo di 51 milioni di euro: «Abbiamo superato le classiche difficoltà degli imprenditori sardi a collaborare, con l’obiettivo di impedire che le concessioni balneari, soprattutto quelle di Alghero e del Nord Ovest, finiscano in mano a multinazionali o aziende della penisola con interessi sospetti».
I nomi delle imprese consorziate compaiono spesso nel lungo e dettagliato progetto di gestione del lido Punta Bianca. Lo stabilimento sarà dotato di un locale infermeria con servizio di pronto soccorso e di un bagnino fornito dalla Vosma, socia del consorzio. I bagnanti avranno a disposizione due sedie a rotelle acquatiche, sarà presente un bazar, rifornito anche con il contributo della società Tratti e della parafarmacia di Maria Antonietta Canu.
Disponibili anche pedalò, canoe, sup e surf elettrico offerti da Antonello Terzitta e un bar rifornito con prodotti del Nord Sardegna: il Caffè Poeta di Espresso Gallurese, i gelati Boni Meda e i cornetti Fabbrica G&D di Nino Sechi di Valledoria. «Il bar sarà un supporto alla balneazione, con caffè e pasti veloci: non vogliamo fare concorrenza sleale» spiega Lai.
«Per questa tagione estiva – prosegue l’imprenditore sassarese -, se non potrà farlo il Comune, chiederò l’autorizzazione a installare una torretta di avvistamento, dato che l’unica presente è alla Rotonda, dei camminamenti adatti ai disabili e illuminati e un rivestimento fotovoltaico sui due tetti piani del lido». Nell’offerta viene individuata un’area della concessione che sarà chiamata “Scuola del mare”. «Un percorso dedicato ai bambini, che potranno studiare la natura di Platamona con gli esperti del Ceas e il supporto di due studentesse universitarie».
Il progetto prevede poi attività musicali e sportive, con la nascita di una squadra di femminile di beach volley, sconti per i giovani iscritti all’Università e attività dedicate agli anziani. «Un altro obiettivo è la destagionalizzazione, che perseguiremo con iniziative invernali come la scuola di sala e cucina per i ragazzi con disabilità mentali e la scuola di surf Plata boy di Davide Dettori». L’offerta presentata da Lai riguarda anche i lavori sulla struttura.
«La restaureremo completamente senza snaturarne l’aspetto, mantenendone il colore bianco e puntando un’eleganza moderna e sobria». I rilievi hanno rilevato che la rampa per i disabili già presente nello stabilimento ha una pendenza eccessiva e sarà installato un montascale.
Lai promette anche interventi a tutela dell’ecosistema, frutto della collaborazione con un’equipe di biologi, naturalisti e geologi: «Il modello è quello seguito dal Comune di Sorso alla discesa a mare numero 3, con la tutela e la salvaguardia delle dune e dell’habitat». «Sono molto contento – afferma Lai -, ho una casa proprio di fronte al Punta Bianca e negli ultimi vent’anni ho assistito all’abbandono progressivo di Platamona. Mi fa un gran piacere rilanciare questa struttura e contribuire così al rilancio di tutta la spiaggia».