Alghero, il vescovo trasferisce il parroco e i cittadini scendono in piazza con striscioni e cori
A Santa Maria La Palma la protesta dei residenti per lo spostamento di don Andrea Marongiu, assegnato alla parrocchia di Villanova Monteleone
Alghero «Don Andrea non si tocca» è uno dei tanti messaggi scritti sugli striscioni che ieri mattina sono stati esposti sul sagrato della chiesa di Santa Maria La Palma, nel corso di una manifestazione di protesta contro la decisione del Vescovo della diocesi Alghero-Bosa, Mauro Maria Morfino, di sostituire, dopo meno di tre anni, il parroco della borgata, don Andrea Marongiu. Appena appresa la notizia la comunità della Nurra si è mossa per cercare di far tornare sui suoi passi monsignor Morfino.
Ieri mattina, tanti residenti di Santa Maria La Palma e delle borgate limitrofe si sono ritrovate nella grande piazza centrale. Molti i bambini presenti con le loro famiglie che a gran voce hanno urlato «Don Andrea uno di noi, non andare via». Tutti chiedono al vescovo un ritorno sui propri passi.
A monsignor Morfino è stata anche recapitata una lettera dove viene messo in evidenza il grande lavoro fatto da don Andrea Marongiu in quasi tre anni di presenza nella borgata: «Dopo otto anni di abbandono, è arrivato da noi padre Andrea che ha ricostruito, dalle macerie, un’intera comunità, coinvolgendo tutti in un progetto di condivisione e di accoglienza, un progetto ancora giovane e fragile che ha bisogno del suo ideatore per crescere, fortificarsi e non crollare davanti alle prime difficoltà». Al fianco dei manifestanti anche il presidente del comitato di borgata di Santa Maria La Palma, Amabile Simbula: «una manifestazione che definisco emotiva da parte dei parrocchiani che in don Andrea avevano trovato la giusta guida.
Un parroco che ha creato un’aggregazione non indifferente, dalla visita a Papa Francesco alle attività sportive. Ha creato un doposcuola con insegnanti a disposizione gratuitamente di tutti i bambini e i ragazzi. A questo parroco siamo molto legati». Tra i parrocchiani più attivi c’è Stefano Busi che si dice demoralizzato dalla decisione del vescovo: «Dopo diversi anni di buio, padre Andrea ha aperto una grande strada per tutti noi. Togliercelo così, senza nessuna spiegazione plausibile, non è giusto».
Tra i presenti anche i componenti dell’equipe educativa, Alessandra ed Elisa: «Padre Andrea per Santa Maria La Palma ha rappresentato la luce dopo il buio totale degli otto anni precedenti. Con lui la parrocchia è rinata riuscendo a ricreare dal nulla un ambiente sereno, accogliente, includente con tutti i tipi di diversità presenti in un agro abbandonato a se stesso. Con padre Andrea abbiamo ripreso a credere nella Chiesa – aggiungono -, a prendere parte alla sua vita. Non solo, ma ha dato la possibilità a tutti di crescere. Abbiamo bisogno ancora della sua guida, non può abbandonarci proprio ora. Non siamo pronti a lasciarlo andare».
Per Claudio Salaris «la notizia del trasferimento di don Andrea a Villanova Monteleone, ci ha destabilizzato. Chiedo al vescovo di riflettere attentamente su questa mossa e di ascoltare la parole di tutte queste persone che questa mattina sono qua in piazza a Santa Maria La Palma e che si è creata spontaneamente».