«Michele Pais ha fatto il saluto fascista in consiglio comunale». Ad Alghero esplode la polemica
Associazioni di sinistra accusano il leghista e il presidente dell’assemblea Mimmo Pirisi (Pd), ritenuto colpevole di non aver richiamato Pais. I due si difendono: «Ma quale saluto romano, era un semplice voto per alzata di mano»
Alghero Tutti contro tutti, ad Alghero, dove esplode la polemica per il caso del voto con saluto romano da parte dell’ex presidente del consiglio regionale, oggi consigliere comunale della cittadina catalana, il leghista Michele Pais.
Tutto è accaduto in pochi istanti, durante la seduta consiliare convocata nel tardo pomeriggio di venerdì. Il presidente dell'assemblea civica Mimmo Pirisi (Partito Democratico) invita i consiglieri ad esprimere il loro voto, alla chiamata dei contrari, risponde il consigliere comunale Michele Pais (Lega), ex presidente del consiglio regionale con Christian Solinas, che tende il braccio destro.
Qualcuno sogghigna fra il pubblico, il presidente Pirisi con fare scherzoso invita Pais: «Come è quel braccio? Fallo vedere, tiralo su». E l'esponente leghista compie nuovamente il gesto: fuori campo, fra le risate, si sente qualcuno mormorare «Saluto romano».
Il momento è stato immortalato nella diretta video del consiglio e ricondiviso da un cittadino algherese sui social. A quel punto è esploso il caso.
Le associazioni Sinistra XXI e Europa a Sinistra accusano non solo Pais, ma anche Pirisi, responsabile di non essere intervenuto contro il consigliere: «Il consigliere Michele Pais ha sfoggiato, al momento del voto, un braccio destro teso e una inequivocabile postura fascista. Il presidente del consiglio, Mimmo Pirisi, anziché richiamare all’ordine e al decoro dell’istituzione consiliare, ha ben pensato di incitare il consigliere di destra a mostrare nuovamente il suo braccio teso» accusano le due associazioni, che invocano le dimissioni di entrambi i protagonisti della vicenda e invocano una presa di distanza da parte del sindaco Raimondo Cacciotto.
A stretto giro è arrivata la replica dell’esponente Dem e presidente dell’assemblea Mimmo Pirisi: «Quel braccio alzato lo abbiamo visto tutti, io, il Sindaco, il segretario, il verbalizzante e tutti i consiglieri, di maggioranza e di opposizione. Nessuno, sottolineo, nessuno, io per primo, ha inteso quella alzata di mano, come se si potesse ritenere un gesto da "saluto romano"» si difende Pirisi, che poi accusa le due associazioni di «una spasmodica, ossessiva, compulsiva, e aggiungerei, maniacale ricerca del "fascista" di turno». Infine, la solidarietà a Pais: «Per quanto sia distante dalle mie chiare e cristalline posizioni politiche, so essere persona corretta e lungi dal vederlo girare con la maglietta della X flottiglia MAS».
Anche il leghista nega si sia trattato di gesto fascista: «Polemica strumentale e in malafede. Se fosse stato un saluto fascista, allora certamente il presidente, il sindaco e tutto il consiglio sarebbero colpevoli di non aver preso posizione. Ma la verità è un’altra: si è trattato di una espressione del voto a cui solo qualche "disturbato" può attribuire significati inesistenti. Non sono fascista o comunista, credo nella democrazia».