Sassari Checco Cadoni: «Iniziative culturali per rilanciare il centro storico»
L’operatore sottolinea come serva una azione combinata per arrestare la caduta libera
Sassari Sicurezza, integrazione, soprattutto voglia di riprendere in mano la situazione. Checco Cadoni, operatore culturale residente nella parte alta del centro storico, sottolinea che serve un’azione combinata per arrestare la caduta libera del centro storico: «Diciamo che io vivo nella zona più tranquilla – dice – ma mi rendo conto quali possano essere le problematiche, che vanno dalla sicurezza anche al diritto di riposare dei residenti. Alcune zone negli anni hanno visto l’arrivo di diverse comunità etniche che ormai sono in maggioranza, è un dato di fatto e credo che questa situazione possa essere governata tranquillamente. Quello che invece non può essere governato è lo spaccio di droga e lì servono interventi di altro genere».
Cadoni ricorda poi le iniziative che, insieme ad altri, organizzò proprio al centro agli albori del terzo millennio: «Dovremmo riprendere quel filo, anche se è ovvio che in 25 anni le dinamiche della città sono cambiate – aggiunge –. Però si possono organizzare iniziative culturali adatte a quelle comunità straniere che ora popolano quelle zone, per esempio. Quando organizzavamo Girovagando, il fine era creare occasioni di socializzazione al centro, mantenendo un filo conduttore culturale. Le idee possono essere tante, anche per sostenere le attività commerciali. E se il centro diventa vivace e frequentato, se si creano nuove abitudini, riesci anche a limitare certi fenomeni delinquenziali e col tempo anche emarginarli».(r.s.)