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Stintino, la rivincita della natura: tartaruga depone le uova alla Pelosa

di Gianni Bazzoni
Stintino, la rivincita della natura: tartaruga depone le uova alla Pelosa

La caretta caretta è stata notata all’alba da uno studente: il nido è già al sicuro

11 settembre 2024
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Stintino Nelle giornate estive 1500 bagnanti, tanta gente anche se la capienza è fortemente limitata dal vincolo del numero chiuso, una forma di tutela necessaria. La notte silenzio e tranquillità: la Pelosa è una delle più belle spiagge del Mediterraneo. E proprio profittando della quiete e dell’oscurità, un esemplare di Caretta caretta ha deciso di nidificare nella spiaggia della Pelosa che si specchia sull’Asinara. Un turista mattiniero, Nicolò Poli, studente in Scienze naturali a Firenze, alle 5.15 mentre passeggiava sulla spiaggia insieme a due amici, si è trovato di fronte le tracce inequivocabili del cammino di una tartaruga marina verso l’interno e - nonostante l’oscurità - è riuscito a scorgere un bell’esemplare di tartaruga ferma in deposizione. Ha avuto il tempo di rientrare nella sua abitazione, recuperare il cellulare e scattare alcune immagini in buona definizione e senza utilizzare il flash. La tartaruga era ancora sul posto, spostava con le pinne la sabbia e il carapace parzialmente coperto, quasi “infarinato”. Niccolò Poli ha subito avvisato la Capitaneria di porto, i barraceli del Comune di Stintino e il Crama del Parco dell’Asinara. Dopo oltre un’ora e mezza l’animale è rientrato in mare. Le ricercatrici del Crama Laura Pireddu e Michela Zappata sono intervenute dando indicazioni pratiche per la messa in sicurezza del luogo, in particolare per non fare avvicinare le persone al nido ed evitare il calpestio sulle tracce nella spiaggia. Contestualmente è partita la segnalazione alla rete regionale, al Parco nazionale, al Corpo forestale e al sindaco di Stintino.

L’accertamento della presenza delle uova all’interno della camera del nido, posta a circa 12 metri dalla battigia, è stata fatta ieri sera all’imbrunire. Secondo gli esperti, si tratta di una riproduzione tardiva e i piccoli dovrebbero nascere verso metà ottobre. La sorveglianza del nido verrà garantita da un recinto e un cartello informativo e poi, a partire dal 45° giorno ci sarà un monitoraggio 24 ore su 24. Inoltre tramite la misura della temperatura si potrà prevedere la data della schiusa. Molto probabilmente, anche per le dimensioni, può essere lo stesso esemplare che due anni fa aveva tentato di nidificare, si tratterebbe di una tartaruga di circa 40 chili, 35 anni, che potrà deporre oltre 80 uova. Ogni femmina di Caretta caretta depone un centinaio di uova della dimensione di una pallina da ping pong, che vengono accuratamente seppellite sotto la sabbia. La schiusa e la risalita delle piccole tartarughine è prevista dopo circa 50 giorni, dipende dalla temperatura della sabbia, sino a 70 giorni.

Proprio per questo il nido ha ora ha bisogno della sensibilità e della pazienza di tutti i bagnanti. Nella giornata di oggi è previsto un sopralluogo tecnico per definire le azioni di tutela e di sensibilizzazione per tutta la durata della deposizione. La sindaca di Stintino Rita Vallebella e il direttore del Parco dell’Asinara Vittorio Gazale hanno voluto cogliere l’occasione del richiamo positivo di una nidificazione per ricordare che la tartaruga Caretta caretta è una delle specie pelagiche maggiormente minacciate del Mediterraneo a causa delle catture accidentali (si stima che ogni anno circa 150mila tartarughe finiscano nelle reti dei pescatori e che ne muoiano, di queste, oltre 40mila), l’ingestione di materiale plastico (dai dati del Centro dell’Asinara emerge che l’80% degli animali presenta delle patologie in relazione all’ingestione della plastica) e l’impatto con imbarcazioni che sempre più frequentano il nostro mare, con gravi traumi come la perdita di arti o lesioni al carapace. «Siamo in presenza di un evento straordinario e raro – ha detto la sindaca Vallebella – un segnale inequivocabile della salute del nostro ambiente e della qualità delle misure di protezione che abbiamo implementato per tutelare il nostro prezioso territorio». [COPYRIGHT] RIPRODUZIONE RISERVATA

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